mercoledì 29 dicembre 2021

Foto fantasma e demolizioni

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Come era ragionevole attendersi, da 12 pose del rullino (Superia 100) defunto nel febbraio 2000, lo sviluppo ha ricavato solo questa e un'altra meno "nitida" di questa. Sembra scattata al crepuscolo, ma in realtà erano le 15.30 di quel freddo venerdì 17 dicembre e c'era ancora molta luce. Mi conforta il fatto che la macchina fabbricata nella ex Repubblica "Democratica" Tedesca funzioni; devo prenderle le misure, ma funziona. A questo punto non dovrei aspettarmi nulla di visibile dal rullino a ISO 200 scaduto nel giugno 2004 che ho già montato sulla macchina sovietica e che spero di riuscire a utilizzare l'anno prossimo. Già, l'anno prossimo... Entro la prima settimana ho in programma la terza dose e ci sono altissime probabilità che mi venga proposto o suggerito il terzo vaccino diverso in 8 mesi (in caso di imposizione del tipo "abbiamo solo questo" sono orientato a rifiutare). L'anno si porta via il mio account Instagram che ho avuto cura di demolire allo scoccare del solstizio d'inverno previa rimozione ed eliminazione ad uno ad uno di seguaci e seguiti (è stata la parte più divertente e avvincente). Le foto originali erano salve e dunque non perdo nulla. Credo che questo sarà l'ultimo post del 2021. Forse dovrei limitare l'acquisto di pellicole scadute o quanto meno prenderle solo se scadute dopo il 2005 circa. Il fatto è che poi quando leggo di scadenze ultratrentennali non riesco a esimermi dal cliccare su compralo subito. Il fatto è che spero sempre che esca fuori un'immagine nitida da questi rullini.

 

 


 

venerdì 24 dicembre 2021

Attendo i negativi di venerdì 17 dicembre

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Trascorsa una settimana dalla mia libera uscita con la macchina fabbricata nella ex Germania Est. Avevo una pellicola a colori da 12 pose scaduta nel febbraio del 2000; consegnata nel tardo pomeriggio, dopo le 18.30 o forse erano già le 19, i miei soliti dettagli senza i quali non si può campare sereni. Presumo che se tutto va bene, e non ci sono state chiusure dei laboratori, torneranno indietro fra il 28 e il 30, altrimenti se ne riparlerà dal 10 gennaio in poi, quando avrò già fatto la terza (inutile?) dose. Non so se verrà fuori qualcosa di visibile da quei 12 negativi e qualora lo fosse... come verrà perché non ho ancora preso le misure a questa macchina fotografica di oltre cortina. Ho provato a farmi due autoscatti a distanza poggiando il ferro del mestiere su un muretto e sistemandomi nei 10 (o forse 8) secondi di tempo prima del click. Se verranno fuori li pubblicherò qua.Era un pomeriggio molto freddo, non avevo messo in conto di salire in bicicletta una volta recatomi nella seconda casa a mettere acqua alle piante, altro dettaglio importantissimo, ho due fichi e un ulivo in vaso miracolosamente sopravvissuti alla prima drastica chiusura del marzo-maggio 2020 e alla seconda zona arancione dello scorso inverno quando era interdetto lo spostamento fra comuni della stessa regione. Comunque non ho resistito, ho sceso la bicicletta per le scale e percorso i miei solti 10 km andata e ritorno di lungomare. Sarà che ormai respiro solo aria di casa, di negozi e della solita strada cittadina, ma ho avuto la sensazione di essere come inebriato e rinvigorito (lasciamo perdere) da quell'aria fredda.  Ho raso al suolo il mio storico account di Instagram, l'ho fatto il 21, poche ore prima di  varcare la linea del solstizio inverno. La cosa più bella è stata eliminare ad uno ad uno tutti i followers (pochi per la verità, sono uno di quelli che rimuove il ciarpame senza tirarsela per averne magari tremila di cui 80 realmente attivi). Mi sono sentito libero come quando andavo in bicicletta. Una sensazione durata poco, ma è stato bellissimo. Queste fotografie risalgono invece al pomeriggio del 25 settembre e sono il frutto di una pellicola scaduta nel 2015. la terza foto è completamente sbagliata (sottoesposta, pensavo il contrario quando ho scattato) e mediocremente banale. Le nuvolette però mi piacciono.

 

 






 

 

martedì 7 dicembre 2021

Non poteva che andare così

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Escursione fotografica segnata dalla sfortuna (sai che novità). D'accordo che la 42enne macchina sovietica è tutt'altro che semplice da maneggiare per un incompetente allo sbaraglio, e vabbene che era nuvoloso e quasi l'imbrunire, ma quando mi ero accorto che il porta macchina aveva dischiuso lo sportellino posteriore che custodisce l'alloggiamento della pellicola avevo capito come sarebbe andata a finire. Quel poco di luce filtrata ha definitivamente compromesso delle immagini che non avevano certo bisogno di essere sottoposte ad ulteriore scadimento qualitativo perché, come sempre, ci avevo già messo del mio. Era il plenilunio di novembre e ne ho approfittato per mettermi alla prova con la posa B (Bulb); il risultato è da dimenticare e da esporre come monito. La nota che non considero stonata - tutt'altro - consiste nel fatto che fra tante automobili e furgoni in transito sulla statale (mi riferisco alla prima foto, quella senza i miei simili con q.i. superiore), a restare impresso è stato l'attimo in cui passava il camion della ditta che si occupa di spurgare le fogne.