domenica 25 giugno 2023

Coinvolto con tutto me stesso

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Avevo letto tante volte quelle due parole; centinaia di volte, probabilmente più.
Come se tanti sconosciuti volessero avvisarmi.
«Fermati! Finché sei in tempo fermati...»
Due parole in lingua inglese evidenziate su blog, profili social, commenti, articoli, recensioni: "Polaroid addicted".
Nel post precedente avevo messo per iscritto l'impegno a non esagerare con la Polaroid d'epoca perché ogni pacco di 8 pellicole lo pago € 19.
Al massimo una sola foto quando mi porterò la macchina dietro.
Ieri l'ho portata con me...
Ero andato a casa del mare a fare il facchino trasportatore di casalinghi e lenzuola con gli angoli.  
Terminate le incombenze squallide ho inforcato la bici mettendo la Leicaflex e la Polaroid nel cestino.
Un giro in bici con 30 gradi di caldo umido sul lungomare Infelicità/Tristezza.
Volevo vedere il primo scatto, anche se sapevo che avrei avuto ben poco di originale da fotografare.
Gli esperti suggeriscono di scattare con molta luce naturale e di sottoesporre di una o due tacche.
Avrei fatto meglio a sottoesporre solo di una, ma va bene lo stesso, bei colori.
Ne ho fatta una anche con la redscale montata sulla Leicaflex col grandangolo.
Poi sono andato via e ho pensato (sbagliando?) di fermarmi in un'altra località dove andavo a farmi i bagni fino al 1975 quando non avevamo ancora la casa al mare.
Ho scattato ancora con la Polaroid... 3 volte.
La foto che inserisco nel post è stata una mia scelta artistica (ehm fottiti vecchio), parola d'onore!
Non ho volutamente sottoesposto perché cercavo l'effetto vecchiume scolorito da sovraesposizione; tanto quel pino marittimo col suo splendido verde non scappa (la macchina, verde pino anch'essa, che faceva pendant magari non la rivedrò mai più).
Mi è piaciuta tanto.
Tantissimo mi piace, magari me la faccio stampare su cartoncino in copisteria e l'appendo al mare con tante altre. Ieri ho passato un bel pomeriggio, ho respirato, sentito il caldo sul viso, ho pure cantato in macchina le canzoncine sparate da Radio Ricordi e Lattemiele.
Mi sono innamorato solo una volta. È successo quando avevo 49 anni e non mancava molto ai 50. Ne ho compiuti 50 e dunque entrato nei 51 che ero innamorato. 
Negli 1, 2, 3, 4, nei 5, etc. etc. nei 10, 14, 16, 17, 18, nei 20, 21, etc. etc. nei 24, 25, etc. etc. 30, etc. etc. 40, 41, 42, 43, 44, 45, etc. 48, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58 sono entrato sempre di merda e con tristezza.
Non oso immaginare come entrerò nei 60, e spero di non arrivarci anche se significa che devo morire entro il prossimo biennio. Chi cazzo se ne fotte, ormai non ho nulla da perdere o per cui valga la pena esistere.
Mi spiace solo che ci resterà male Pappagallo che a tutt'oggi è l'unico essere vivente per cui io conti qualcosa a prescindere, che mi fa festa solo vedendomi entrare nella stanza anche se non porto da mangiare o bere e fischia quando sente la chiave girare nella toppa dell'uscio perché ormai ha capito che sto rincasando.
Tutto 'sto giro di parole e rivelazioni perché?
Per arrivare, anzi per tornare alla Polaroid vintage.
Mi sono innamorato di tutti gli animali domestici (sempre canarini e pappagalli) che ho avuto, ho sofferto per la loro scomparsa e penso con tanta nostalgia ad ognuno di loro.
Mi sono invaghito di vestiti, giochi ed oggetti e non torno su certi discorsi altrimenti dovrei rammentare di tutte le cose che scientificamente e con un misto di stupidità, cattiveria, sciatteria e scarso rispetto mio padre gettò via in mia assenza senza interpellarmi.
Ora mi sento "addicted", innamorato dipendente. Lo scatto e poi quella specie di fruscio, di mormorio che fa la macchina mentre sforna la foto, io che la prendo e la metto subito nella stessa confezione della pellicola e poi guardo il risultato col cuore in gola dopo che son trascorsi 15 minuti circa durante i quali mi pongo tante domande.
Stamattina mi sono fiondato su eBay e via con altri due pacchi a colori e uno in bianco e nero. D'accordo, avevo da spararmi la seconda cartuccia dello sconto del 10% e triplicherò i punti eBay extra. Dovrò gestire le emozioni e 36 foto, spero di farcela e ragionare. Così non si può andare avanti! Esci con le Leica, esci con la Zenza, esci con una toscana, esci con entrambe le toscane, esci con la signora Bencini o con la tizia della DDR, hai tanti rullini cazzo! Usa qualche diapo e falla crossprocessare. Hai le pellicole scadute eddai cazzo!
Sarebbe proprio il caso di morire.
E poi, pezzo di anziano deficiente, inserivo la foto nello scanner meravigliandomi pure del fatto che non venisse fuori nulla. Subito ansia, disfattismo, "s'è rotto proprio mò", "vaffanculo", "scanner di merda"...
Genio di un vecchio di merda, eri ancora in modalità "pellicola", ci hai messo 7 minuti per realizzare che avendo già la foto devi andare in modalità "documento" ( e scegliere "opaco") per scansionare.
Sarebbe proprio il caso di morire.
Ora che dobbiamo salutarci. 

 


 

martedì 20 giugno 2023

Sperando che sia l'ultima. Presentimenti.

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Sembra una spillatrice. È arrivata stamattina, nel giorno che precede il solstizio d'estate 2023. Non avevo mai avuto una macchina del genere ed ero consapevole di essere da tempo tentato e sedotto dall'idea di poter entrare in possesso di un esemplare di questo celeberrimo marchio. Sembra che la mia scelta sia caduta sul modello esposto non ricordo in quale museo e considerato un oggetto di design. Ovviamente, prima di acquistarla, mi son documentato e ho appreso che anni fa furono messe in commercio delle nuove pellicole ad hoc. Perché d'accordo il design, ma di un soprammobile non avrei saputo che farmene. Ognuno di quegli arnesi da inserire nella macchina contiene 8 fotografie, costa (per adesso) € 19 e non va conservato in frigorifero come si può fare con i rullini normali che non si prevede di utilizzare nell'immediato. Considerato che sbaglierò almeno 3 fotografie questo vuol dire che dovrò scattare soltanto quando ne valga davvero la pena ed in presenza di tanta luce.

Ho imparato queste ed altre cose attingendo da blog di fotografia trovati per mezzo di ricerche e presenti (alcuni hanno l'aria di essere stati abbandonati) su WordPress. Mi sa tanto che WordPress è una piattaforma dove scrivono persone intelligenti, colte e preparate. Gli sfigati, i falliti, i vecchi, gli ignoranti e i tamarri stanno, manco a farlo apposta, su Blogger.

Undici, come una squadra.

Io sono il loro allenatore già sfiduciato ed esonerato prima ancora di iniziare.

A proposito di squadre... sarà che ho il presentimento per tutti i sogni che sto facendo in cui prendo atto di essere morto.

Sarà che i sogni son desideri.

Sarà che 11 anni fa avevo promesso al sottoscritto di acquistare le maglie di una stagione che culminasse con la promozione in una serie superiore.

Avvenne nel 2012: dalla vecchia C2 alla C1.

Nell'anno corrente dalla C alla B.

Sarà sarà quel che sarà, cantava la Tiziana Rivale.

Sarà che ho il presentimento che promozioni non ne vedrò mai più... e non perché io pensi che la società non sia in grado di allestire una squadra in grado di (ri)portarci in A entro il prossimo triennio o al massimo in un lustro.

Sarà che di speranza non ci ho mai vissuto anche se ogni tanto ci speravo.

Sarà che ho deciso di vivere di presentimenti.

Pertanto ho unito le promesse e il dilettevole all'utile iniziando a portarmi avanti con l'acquisto di parte dell'abbigliamento col quale essere avviato al crematorio. 

Gli sponsor sono un male necessario.

Non mi piace quel caffè e non sono mai stato in quella concessionaria. Nei supermercati vado raramente e solo d'estate a prendere poche cose tipo casse d'acqua. Sul retro della maglia c'è - guarda caso all'altezza del culo - la pubblicità di un noto marchio di würstel e più in basso la pubblicità della cipolla rossa. Non mangio più da decenni würstel e non vado matto per la cipolla che trovo indigesta al pari di sedano, peperoni, origano etc. etc. Però è "la maglia".

Non ho altro da scrivere.

Non ho altro da vivere.

Ora che dobbiamo fotografarci.

 







sabato 10 giugno 2023

Lunedì 12 giugno si chiude: è finita!

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📷 Leica R7 con 🎞️ Kodak Ektachrome E100 - Serie - "La prima volta con erresette"

Nove anni e mezzo.

Le 9 settimane e ½ capitano sempre e solo agli altri.

Per me è durata 9 anni e ½

Addio caldaia a condensazione, lunedì 12 alle 14 verrai espiantata e avviata agli ordini di Minosse nel magico mondo della differenziata, dei RAEE e boh lo smaltimento non compete a me . 

Ripararla sarebbe costato sui 700 € col punto interrogativo di "quanto potrà durare?"

Due anni? Un anno e un mese? Un lustro? 9 settimane e ½?

Pertanto benvenuta caldaia nuova, ti ho già vista in foto, sei italiana - mantovana per la precisione - in acciaio.

2250 €

Comprensivi di n° 6 valvole termostatiche, 5 testine termostatiche, lavaggio impianto, montaggio, telecomando Wi-Fi, "defangatore" (ganzo 'sto nome, chissà che cazzo significa) e altre voci di merda.

Bonifico eseguito in data odierna anche se verrà incassato il 13 perché ci sono di mezzo sabato e domenica. Ma io sono un tipo preciso e saldo tutto e subito.

Naturalmente, dopo le conversazioni in privato con me ed a tre col tecnico, mia madre ha pronunciato la fatidica frase post vedovanza: "decidi tu".

Da quando siamo rimasti in due ci è toccato cambiare per guasti o usura: lavastoviglie, divano, televisione e adesso caldaia. Ho sempre deciso e scelto io. Per la parte tecnica dice che non ci capisce nulla (come se io fossi il mago delle caldaie a condensazione), per i divani e stoffe dice che sono bravo a scegliere ed abbinare i colori come suo padre pittore (che purtroppo non ho mai conosciuto) e mi lascia fare.

Mamma detrarrà il 50% in 10 anni; vale a dire 112,50 € l'anno. Calcolando che ogni autunno tocca fare revisione e controllo a non meno di 80 € si può dire che uno la detrazione se la sbatte al cazzo (perdonate i francesismi, ma sono tamarro).

Praticamente, al netto delle revisioni, si rientra di 325 €

Mi dicevano che fino all'avvento di questo splendido governo c'era lo sconto in fattura (cioè avrei pagato 1125), ma è stato abolito.

Ennesima ragione, ove non ce ne fossero già in abbondanza, per detestare fascisti, cattofascisti, neofascisti, fascistelli, cattolici e fascistume vario.

Anche se non voto per l'altra parte e non voterò mai più a meno che il Partito Radicale non si presenti da solo e con lo storico simbolo della rosa nel pugno.

Non sono completamente avvilito per l'esborso. Mi sento anche sollevato perché da 3 anni questa caldaia non mi lasciava tranquillo. Posso far cenno di una rassegnata e costosa sensazione di liberazione e sollievo.

Poi che dire di altro? Cosa annotare di altrettanto poco interessante e palloso?

Prima del tecnico erano arrivati anche SDA e TNT con occhiali da sole e barattoli di caffè.

Gli occhiali sono proprio belli, ho scelto bene, indovinato la misura e le lenti polarizzate sono veramente riposanti e restituiscono in un caso un bel verde carico e saturo e nell'altro un blu romantico e onirico. Sorvoliamo su come stiano sul viso di un vecchio cesso.

Ora che dobbiamo defangarci.

Grazie per l'attenzione e dunque grazie per l'attenzione.

Ciao e dunque ciao. 

p.s. 

Non potevo scegliere Leicafoto più appropriata per questo post.




martedì 6 giugno 2023

Loro avrebbero bucato le gomme

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📷 Leicaflex SL con 🎞️ Kodak Portra 800 - Serie - "Schleich und Leitz"


Mi sono messo a comprare occhiali da sole. Prime due paia già pagati ed in attesa di spedizione. Altri due modelli abbastanza eccentrici sono in rampa di lancio e credo di concludere per la prossima settimana. Giustamente, a che cazzo mi servono? Un cesso, un anziano di merda con prospettive di vita appagante, con momenti di socialità travolgente, che non esce mai di casa se non per fare la spesa. Però ho acquistato online anche 11 barattoli di caffè marca che inizia con I e termina con Y. Macinato, per moka. Dovrebbe bastarci per un anno oltre a quello che avevamo. Uno sconto del 20% tira l'altro e continuiamo così.

«Visto che il suicidio è la conclusione logica di tutto, l'unica cosa che ci rimane è l'irrazionale.»  (Emil Cioran - Quaderni 1957-1972, 655)

«Se Noè avesse avuto il dono di leggere il futuro, non c'è alcun dubbio che si sarebbe fatto colare a picco.» (Emil Cioran - Sillogismi dell'amarezza, 103)




 

 

 

venerdì 2 giugno 2023

Imbecillità riflessa

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📷 Leica R7 con 🎞️ Kodak Ektachrome E100 - Serie - "La prima volta con erresette"

Quel che scorgo o vedo nelle mie fotografie non mi piace affatto.

« [...] Il suicidio è fondamentale. Quando qualcuno che vuole suicidarsi viene a trovarmi, gli dico: «È un'idea positiva! Lo può fare in qualsiasi momento» La vita non ha senso, si vive solo per morire. Ma è molto importante sapere che possiamo ammazzarci quando vogliamo. È una cosa che ci calma, ci soddisfa. Il problema è risolto, e la commedia continua. Prima del cristianesimo il suicidio era considerato un bene, un atto di saggezza, addirittura auspicabile. Se uno è disperato gli dica: «Lei può ammazzarsi quando vuole. Non bisogna aver fretta. La vita è uno spettacolo senza senso. Ma continui pure quanto vuole. Non ci sono limiti» Ciò che rende la vita tollerabile è l'idea che si possa uscirne. È l'unico modo di sopportarla, poter farla finita quando si vuole. Qualunque imbecille può liberarsene. Una volta in un cinema, ho incontrato una donna che voleva suicidarsi. Diceva che voleva farla finita. Le ho detto: «Faccia pure». E lei: «Beh, allora non mi suicido!» Poter disporre della nostra vita è l'unico atto scevro di disperazione e l'unico ragionevole. C'è l'idea dell'esibizione, ma... È l'idea del suicidio a rendere tollerabile la vita. A quelli che si agitano, che gridano, io dico «Avete la soluzione. Avete la chiave di tutto».  [...] »  (Emil Cioran - Un apolide metafisico; intervista con B. Ivry, pag. 240)