venerdì 2 giugno 2023

Imbecillità riflessa

📷 Leica R7 con 🎞️ Kodak Ektachrome E100 - Serie - "La prima volta con erresette"

Quel che scorgo o vedo nelle mie fotografie non mi piace affatto.

« [...] Il suicidio è fondamentale. Quando qualcuno che vuole suicidarsi viene a trovarmi, gli dico: «È un'idea positiva! Lo può fare in qualsiasi momento» La vita non ha senso, si vive solo per morire. Ma è molto importante sapere che possiamo ammazzarci quando vogliamo. È una cosa che ci calma, ci soddisfa. Il problema è risolto, e la commedia continua. Prima del cristianesimo il suicidio era considerato un bene, un atto di saggezza, addirittura auspicabile. Se uno è disperato gli dica: «Lei può ammazzarsi quando vuole. Non bisogna aver fretta. La vita è uno spettacolo senza senso. Ma continui pure quanto vuole. Non ci sono limiti» Ciò che rende la vita tollerabile è l'idea che si possa uscirne. È l'unico modo di sopportarla, poter farla finita quando si vuole. Qualunque imbecille può liberarsene. Una volta in un cinema, ho incontrato una donna che voleva suicidarsi. Diceva che voleva farla finita. Le ho detto: «Faccia pure». E lei: «Beh, allora non mi suicido!» Poter disporre della nostra vita è l'unico atto scevro di disperazione e l'unico ragionevole. C'è l'idea dell'esibizione, ma... È l'idea del suicidio a rendere tollerabile la vita. A quelli che si agitano, che gridano, io dico «Avete la soluzione. Avete la chiave di tutto».  [...] »  (Emil Cioran - Un apolide metafisico; intervista con B. Ivry, pag. 240)

 


 


 

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