sabato 30 settembre 2023

Ricordi di(s)messi, amori analogici, bignonia dissidente

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Nel primo pomeriggio andavo in treno a prendere l'acqua alla fontana.

Mi accompagnavi in prendisole alla stazione ricordandomi di prestare attenzione ai rovi e alle ortiche. 

Col prendisole color nero, stucco e arancio bignonia aspettavi che ritornassi.

La decisione scellerata di sopprimere quella linea breve e da allora in poi andammo sempre in macchina alla fontana.

Le cassette di plastica con le bottiglie di vetro fresche nel portabagagli.

Quattro cassette, 24 bottiglie da un litro.

L'estate ci bastavano 3 giorni circa.

Noi non ci bastavamo mai e andavamo sul finire del giorno a prenderne altra.

Il vetro se volevi era a rendere: 5 lire, talvolta 10. Mai lo rendemmo.

I burocrati di paese sono misoneisti e ostili alla complicità e pensarono bene di abrogare i nostri desideri murando porte e finestre per non farci entrare più.

Avevano capito tutto. 

Cercherò le altre fermate.

Facevo l'amore in canottiera. 

 

(colori 📷 Zenza Bronica ETRS 🎞️ Kodak Portra 160)

(bianco e nero 📷 Nikkormat FT2 🎞️ Ferrania P30 80 ASA)

 

 







 

 

 

martedì 26 settembre 2023

Titolo che più banale non si poteva

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Visioni finniche ultimate con "Nuvole in viaggio" e "La fiammiferaia" - quest'ultimo uno strapiombo di umanità maculata: dolente, sconfitta, anaffettiva, indifferente, buona e cattiva. Tutti e quattro i film, ne ero certo, mi hanno lasciato qualcosa. "L'uomo senza passato" è quello che ho preferito maggiormente.

E dunque grazie.

Dismessi i panni di critico cinematografico da bar (anzi, da discarica) torno alle consuete briciole di vita insignificante.

Non ho ben capito quando le pellicole siano state mandate in laboratorio, ma ho posticipato la previsione del loro ritorno come minimo al 12 ottobre. Uno dei titolari mi ha telefonato sabato per riferirmi che la rara diapo noir et blanc è impossibile da sviluppare con gli strumenti a disposizione e si tenterà di farlo in negativo, ma il tecnico della camera oscura pensa che l'emulsione sia ormai deteriorata per il decorso del tempo (pellicola scaduta nel 1987 e fuori commercio da decenni).

Per questi sviluppi ho l'ansia buona di chi attende una sorpresa agognata; peccato che all'ansia buona si affianchino i timori - certezze di aver sbagliato esposizione, impostazioni, maneggiato maldestramente le macchine, etc. etc.

Oggi è arrivata la pioggia che si è portata via qualche grado. Ho sentito però alla radio che le temperature risaliranno. Vorrei fare un bagno a ottobre e battere il mio record che segna il 4 ottobre 1983 come data estrema. Mi piacerebbe osare a novembre, ma temo sia difficile e di non avere l'età anche se ho visto farlo a coetanei e gente più anziana. Di sicuro l'acqua è più calda a novembre che a maggio. Vedremo. 

Avevo intitolato il post "La prima pioggia d'autunno", poi sono rinsavito e ho cancellato. Saranno stati gli effetti della Schweppes  sorseggiata dopo pranzo.

Ora che dobbiamo salutarci e scendere.

Mi manca un viaggio in treno.


📷 Zenza Bronica ETRS 🎞️ Kodak Portra 400

 


 

 


 

 

 

venerdì 22 settembre 2023

Angurie e brezza marina

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Andavo in spiaggia con la canottiera, l'ombrellone e la borsa termica.

Tu in prendisole. 

Scavavo una buca sulla battigia per metterci l'anguria.

Facevo l'amore in canottiera. 

 

 📷 Polaroid SX-70 🎞️ Color SX-70 Film

(Serie - Le "suggestioni" di un vecchio con la Polaroid)

 


 

mercoledì 20 settembre 2023

La seconda di 4 visioni

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Oggi è stato il turno dell'opera intitolata "Le luci della sera".

Voto da 1 a 10 = 11

"Non morire."

Avrei volentieri fotografato quel "Grilli" con una Cinestill 800.

Andava bene anche una Portra 800 con la luce che hanno lassù.

Nel 1985 capivo poco di queste cose e pochissimo mi è rimasto di materiale fotografico.

E dunque 3200 grazie. Tremiladuecento come gli ISO di questa pellicola che permette scatti in condizioni di scarsissima luminosità senza usare il flash. Naturalmente ci sono scatti e "scatti"; è sufficiente controllare su Flickr o sul web in generale per rendersi conto della qualità e dell'uso appropriato di questo rullino.

 📷 Nikkormat FT2 🎞️ Ilford Delta 3200

 

 




 

lunedì 18 settembre 2023

La prima di 4 visioni

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Le immersioni nel cinema di Kaurismäki sono iniziate.

Ho visto "L'uomo senza passato".

Convertito da avi in mpeg-4 per ovviare ad una lacuna di certi Sony e guardarmelo da anziano in parte mentre cenavo e poi spalmato sul divano. Non finirò mai di stupirmi delle mie risorse di pochezza.

Voto da 1 a 10 = 11

Come previsto, con film del genere faccio il pieno di qualcosa che mi serve.

Ho preso alcuni appunti e in un frangente ho usato Shazam.

E dunque un hard disk esterno con un tetra di ringraziamenti.

 📷 Nikon FE con 🎞️ Kosmo Foto 100

 


 

giovedì 14 settembre 2023

Cercasi film

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Aki Kaurismäki.

A suo tempo mi sono imbattuto in due film di questo regista finlandese e mi piacquero molto entrambi. I dialoghi, il soggetto, la fotografia, le colonne sonore. Tutto geniale ed emozionante (per i  miei gusti, si badi bene, magari per il 90% delle persone è un mattone).

Probabilmente è il genere di film "fuori orario" che uno si aspetta di trovare all'interno delle notti luminose di Ghezzi. Quando stai per andare a dormire, fai l'ultimo giro di telecomando e decidi di attendere qualche minuto ancora "per capire se mi piace questo film strano". E si fanno le 3.30 del mattino-notte. La beffa è se ti addormenti lo stesso malgrado il film ti stia piacendo.

Ho visto:

1) "Miracolo a Le Havre" (con fotografia stupenda)

2) "L'altro volto della speranza" (con colonna sonora affascinante)

Non ricordo dove vidi il n° 1, forse su Cult quando avevo Sky; su Rai Play il n° 2.

Sono certo di aver visto una manciata di minuti de "La fiammiferaia", ma mi addormentai risvegliandomi a film terminato con grande rammarico perché mi stava piacendo assai. Non mi è più passato davanti, ci spero sempre.

Vorrei anche vedere:

1) "Nuvole in viaggio"

2) "L'uomo senza passato"

3) "Le luci della sera"

(il n° 2 fu presente per pochissimo su YouTube prima di sparire, immagino per motivi di violato copyright).

Ci sarebbe anche l'episodio ("Dogs have no hell") firmato da questo regista nel film di 7 episodi ad opera di grandi maestri: "Ten minutes older: the trumpet"

Sul catalogo di Now e di Prime non ci sono. Nemmeno su Rai Play. Non ho intenzione di abbonarmi a Sky et similia.

Spero in un colpo di fortuna nei palinsesti gratis tipo i canali tematici RAI o negli abbonamenti intermittenti che faccio tipo Now.

Per conto mio ho già inserito Kaurismäki nella personale bacheca dei registi le cui opere mi piacciono incondizionatamente e acriticamente prima ancora che vengano ideate, prodotte e girate: Takeshi Kitano, Patrice Leconte, Moretti. Se penso a tutte le colonne sonore di Joe Hisaishi per i film di Kitano trovate (ehm) in formato mp3 ai tempi eroici e pionieristici di ehm ehm... con la lunga attesa del modem col fischio quando per 3 mega potevano occorrere anche 27 minuti...

Cos'altro di interessantissimo posso riferire..? Il pacchetto con i 14 rullini (di cui 5 scaduti e di questi nutro speranze che venga fuori qualcosa solo da 2) è già a Roma. Penso di non avere gli sviluppi prima del 3 o 4 di ottobre. Ne attendo alcuni con molta curiosità e ansia di quella buona, altri sono semplici esercizi ripetitivi o scatti da scazzo e poco m'importa della riuscita.

Adesso qualche cenno storico e "di costume scostumato" a proposito della foto in tema col post.

Inaugurato nel 1923, fu teatro e cinema per tutte le età. Dagli anni '70, per circa tre lustri, fu destinato solo alla proiezione di film per la platea degli over 18 e confesso di esserci andato due volte con i coetanei del mio rione a fine anni '70 massimo 1980 da minorenne perchè tanto ci facevano entrare facendo finta di nulla al momento di staccare il biglietto. Poi chiuso, poi ottimo cinema d'essai, poi definitivamente chiuso intorno al 2010, abbandono, degrado e controversie legali. Credo di aver letto un paio d'anni fa del raggiungimento di un accordo per l'acquisto da parte dal Comune, ma il futuro e la destinazione di questo edificio Liberty non hanno contorni nitidi e certi. Degli annunciati lavori di ristrutturazione non v'è traccia nella mia foto e tanto meno all'orizzonte. 

Grazie per l'attenzione.

Ciao.

Ora che dobbiamo salutarci.

📷 Leica R7 con 🎞️ Kodak Ektachrome E100 - Serie - "La prima volta con erresette"

 


 


sabato 9 settembre 2023

62 giorni da non raccontare

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(Foto del 19.03.2023: 📷 Leicaflex SL con 🎞️ Kodak Portra 800)

Tre settimane da raccontare cantava Fred Bongusto.

Sessantadue giorni da non raccontare è l'epitaffio sul sacchetto della mia frazione di secco residuo che sto per conferire nel web.

Comunque scrivo e mi scuso in anticipo per i cocci di terracotta che mi accingo a sciorinare e disseminare.

Sono rientrato ieri pomeriggio dopo aver trascorso a casa del mare la quantità di giorni indicata nel titolo.

Nulla di nuovo.

Nulla di particolarmente brutto tranne la vita e me.

Qualche rottura di cazzo sulla quale fare pesante ironia sì.

Il frigorifero morto e rimpiazzato e spiace aver dovuto dire addio a circa 100 € di pesce acquistato pochi giorni prima.

Poi la solita mia madre da 5 anni.

Mia madre che ha paura di cadere pur avendo il letto o il divano a un centimetro dal culo e me accanto che l'aiuto e sorveglio; le sue gambe dai movimenti incerti e i piedi che sembrano incollati al pavimento. La mia schiena che protesta quando devo aiutarla ad alzarsi al mattino e non solo.

Mia madre che mi sente imprecare mentre devo sistemare i viveri nella cella freezer del frigo nuovo, si alza senza avvisarmi, arriva col deambulatore e riesce a stare in piedi con le spalle dritte per un quarto d'ora circa a darmi consigli.

Mia madre che mi sfinisce con certi atteggiamenti, che dimentica cose di dieci minuti prima, che mi chiede per la terza volta dove ho comprato il pesce e che giorno è la partita o quando sarà luna piena o se ho fatto il bagno a mare e che guarda con interesse, sorride e commenta con cognizione di causa improbabili trasmissioni culturali di RAI 5.

Quando siamo arrivati il 7 luglio ho "dimenticato" per due ore la macchina nel cortile col portabagagli sollevato, lo sportello lato guida aperto con portafoglio e telefonino sul sedile. Qualche giorno dopo ho dimenticato la bicicletta in cortile (me la salgo a casa finché ce la farò) dalle 20 alle 23.30.

Poi un fulmine sotto il caldo di Cerbero e Caronte: novecentodiciannove (919) € virgola qualcosa pagati a titolo di responsabilità solidale per una causa fra due condomini (tra l'altro morti) durata dal 2003 al 2019 riguardante l'abitazione in città e nella quale la mia famiglia non c'entrava un emerito cazzo senza minimamente e tecnicamente ricadere sotto quel maledetto terrazzo e lastrico! I legali della parte vittoriosa hanno provato a riscuotere le loro competenze escutendo l'altra parte soccombente (il condominio aveva già pagato). Peccato che quest'ultima risulti "nullatenente". Dunque nulla da pignorare e di conseguenza paga il resto del gruppo in ragione delle quote millesimali (per via di quella maledetta legge opera se non sbaglio del governo Monti). Nel 2003 avevo 38 anni (35 nel 2000 quando iniziò la contesa a suon di raccomandate a.r. e diffide), ora sono un vecchio di merda e mi rompete i coglioni anche se non ho fatto nulla di male a nessuno e non ho un centesimo di debito. Ci può stare la caldaia defunta a giugno, ci può stare il frigorifero rotto, ci può stare che finalmente muoio nel sonno, ma questo no.

Merda.

Cazzo.

Andate a fare in culo.

Avete avuto l'abilità di rompere il cazzo anche da morti.

"Ma quale buonanima? Ma per favore! Le buonanime sono altre." (cit. una vicina che ha sborsato 60 € in più di me).

Che altro di estremamente intellettuale e raffinato raccontare?

I vicini di casa del mare? Vaffanculo anche a loro per le porte sbattute, per gli schiamazzi diurni e notturni e le stupide liti fra sorelle, figlie e nipoti, per il fracasso quando rientrate la notte e lo sapete che mia mamma non sta bene e ci conosciamo dal 1977, ma tanto fate quel che più vi aggrada.

Forse ho salvato due piccole meduse spiaggiate anche quest'anno. Le ho viste sparire fra le onde, non so se fossero ancora vive, mi piace pensarlo e se l'estate del 2024 dovessero ancora campare e vedermi mentre nuoto spero che si ricordino del vecchio bagnante di merda che le ha soccorse nel 2023.

Sono andato in spiaggia tutti i giorni esclusi i pochissimi di maltempo. A prendere il sole in piedi sulla riva e facendo il morto a mollo in acqua. 

Una nipote del clan dei vicini - che avevo visto in vita mia per l'unica volta in culla negli anni '80 e adesso è una madre sulla quarantina - mi ha fatto provare il SUP (stand up paddle) che tanto impazza nei nostri mari. Al primo tentativo ho resistito in equilibrio per 2 secondi prima di volare in acqua di schiena-fianco; al secondo una decina. Mi ha detto per pietà che per essere un debuttante e considerato il mare increspato di quel giorno me la stavo cavando bene. Esperienza divertente e se dovesse ricapitare l'anno prossimo mi farebbe piacere riprovarci col mare piatto e stavo fantasticando di acquistare una tavola da SUP per andarci a cavalcioni.

L'acqua del mare, questa sì, è stata davvero splendida, la migliore che ricordi da quando ho casa in quel posto del cazzo (1976).

Qualche giro in bicicletta. Qualche passeggiata. Sempre e comunque da solo.

Contatti umani dal vivo: una volta a scambiare due parole per una mezz'ora da mia cugina e il compagno. Una volta al bar con un vecchio compagno di classe che vive altrove. Altri contatti grazie alla toscana biottica e alla tedesca col grandangolo che hanno catturato diversi sguardi di ammirazione e curiosità. Ben 3 persone - fra cui un fotografo più grande di me - con accento del nord mi hanno fermato per chiedere informazioni e complimentarsi perché "nell'era di questi telefonini senza anima c'è ancora qualcuno che fa funzionare il cervello con una macchina simile" (cit. il fotografo che per fortuna non ha fatto in tempo a capire che stava a parlare con la quintessenza della mediocrità).

Qualche messaggio Whatsapp col compagno di mia cugina.

Qualche messaggio Whatsapp col vecchio gruppo di Instagram sparpagliato in Italia e all'estero.

Allo stadio il 30.08 per la terza di campionato (e prima in casa) grazie ad un'amica di mia madre che mi ha fatto l'immensa cortesia di passare due volte a darle un'occhiata, altrimenti non sarei mai andato in città allontanandomi dalle 18 alle 23.30 perché mi sarei rovinato la salute fisica (e quel poco di mentale che mi resta) per l'ansia e la paura. Non era tanto perché avrei gettato al vento una partita già pagata da abbonato (e che partita è venuta fuori quando avrei firmato per uno 0-0), quanto perché poi mi rode il fegato come a marzo.

Poi una serie di sogni di vario genere, da quelli né belli né angoscianti a quelli che ti domandi "ma che roba è, che voleva significare?" ad un paio fatti di abbracci, sorrisi, clima idilliaco e baci con delle sconosciute (drammaticamente piacevole, reale e struggente, ma tanto sapevo che era un sogno prima ancora di iniziare a farlo).

Bibi ha ripreso a cantare dopo 7 mesi.

Pappagallo è sempre più affettuoso - "si attaccherà a te in modo incredibile" (cit. il veterinario) - oltre ad essere l'unico essere vivente per cui io conti qualcosa. Sente i miei passi sulle scale quando torno, fischia quando metto la chiave nella serratura. Ho aggiunto un altro tassello alla sua storia: si fermò anche sul balcone veranda di un'altra famiglia (e siamo ad una villa con giardino e due appartamenti visitati prima di venire da noi).

Ho confermato l'abbonamento allo stadio al posto che ho da 4 anni. Firmo per avere un margine di 7 punti sulla quintultima a gennaio ed una salvezza senza patemi.

Due mesi di abbonamento gratuito ad Apple Music grazie ad una gentile offerta di Shazam. Ho ascoltato molto Battiato: "Oceano di silenzio", "Le nostre anime", "Prospettiva Nevski" e "Gli uccelli" le più gettonate.

Tre spedizioni fotografiche durante le quali ho dimenticato chi sono e la mia vita, inforcato gli AirPods, la toscana appesa al collo e la tedesca a tracolla sulla spalla sinistra e mi sono divertito a prescindere dalla riuscita delle foto.

Spero di far partire 14 rullini per Roma entro martedì: 10 a colori e 4 in bianco e nero. Tre sono super scaduti e poi si vedrà ai primi di ottobre se avrò materiale per campare di rendita sul blog e Instagram per un anno.

Tre settimane da raccontare cantava Fred Bongusto narrando di un amore estivo.

Sessantadue giorni da non raccontare con debiti del cazzo da adempiere e pagamenti online da fare e sconosciute che mi trovano fighissimo e mi abbracciano (in sogno) per poi svanire. 

Un cinematografo.

Ora che dobbiamo salutarci.