mercoledì 23 novembre 2022

Dieci anni

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 Serie - "L'estate accanto al Lungomare Infelicità" (4)

📷 Rolleicord V con 🎞️ Ilford Delta 400

23.11.2012 (h 19.30 circa) - 23.11.2022

Sono passati 10 anni dall'ultima sigaretta.

Credo di aver già fatto cenno in qualche vecchio ed entusiasmante post ai motivi che mi indussero a porre fine nel 2012 a ciò che avevo intrapreso nel 1983. Faringiti e infiammazioni alla gola continue e affaticamento fisico a parte, fondamentale per decidermi fu un qualcosa di assai poco gradevole che si affacciò per la prima volta nel 2008 per poi ripetersi con più frequenza da metà del 2011. Questo qualcosa era molto simile a quelli che chiamano attacchi di panico; forse lo era, forse no, forse boh, forse non lo so. Io non so mai un cazzo. Fatto sta che mia madre mi aveva convinto a chiedere il parere di un neurologo (fu nei primi mesi del 2012) il quale, senza darmi alcun responso, si limitò a prescrivermi due farmaci in pillole da prendere per soli 15 giorni dicendomi che sarebbero stati risolutivi e di riferirgli alla visita di controllo che avrei prenotato una volta decorso il termine. Di fronte ai medici, salvo che dal mio dentista, mi sento Fantozzi, nullità o essere inferiore più del dovuto; il solito inestirpabile timore reverenziale... unito alla paura abituale e quindi non faccio domande. Presi le pillole per 2 soli giorni. Non ricordo come si chiamasse quella che non mi creò problemi, ma in compenso ricordo benissimo il nome dell'altra che andava presa nel pomeriggio: Eutimil! Cazzo! La prendo e quando un'ora dopo ero in palestra me ne scappo a casa con la nausea addosso e la sensazione di dover rimettere da un momento all'altro (corna facendo credo di aver rimesso l'ultima volta quando avevo 9 anni e la nausea la provo solo se trasportato in macchina o autobus su strade di montagna o con tante curve, ma se guido io no). Decido di non prenderla più e a quel punto mia madre fa ciò che non doveva fare e contatta il neurologo che le dice che è tutto normale e nulla di che (ma vattene a fare in culo a 10 anni di distanza) e in caso di prendere prima un Peridon (!) Mia mamma mi supplica di riprovare, ma per la seconda volta e in modo più fastidioso e insopportabile ho nuovamente la nausea con la sensazione di imminente vomito che per fortuna non si verifica, ma io stavo di merda lo stesso perché la mia soglia di sopportazione del disagio e del dolore fisico è bassissima. A quel punto mandai affanculo madre e neurologo e le scatole dei farmaci finirono nell'apposito contenitore per lo smaltimento dei medicinali scaduti e non. Da rimarcare che quando tempo dopo tornai in quel poliambulatorio privato per accompagnare mia mamma (che non ha la patente), mi si avvicinò la segretaria della reception chiedendomi con molta circospezione e curiosità come fosse andata con la mia "cura" dal neurologo (dedussi che aveva sbirciato sulla ricetta al momento del pagamento). Le dissi la verità e lei sollevata mi rivelò: "mio marito ha avuto il tuo stesso problema con la stessa pillola e non ne ha voluto più che sapere dicendo che preferisce tenersi il malessere che ha sperando che passi da solo!". 

Ho perso il filo, ancora mi accaloro quando ripenso a quello stronzo. Dunque, sì, concludo. Questi attacchi di qualcosa, panico, ansia, boh, robe provocate dalla nicotina come ho letto, mah, non so, inutile rimestare, non si sono più verificati dopo che ho smesso (e qua faccio non so quante corna).

Messaggio privo di spocchia, presunzione, vanteria, so tutto io, etc. etc. per internauti viandanti che volessero smettere e dovessero passare e leggere qua sopra richiamati da ricerche su Mister G. 

Per 29 anni ho fumato una media diciamo intorno alle 12-13-14-15 al dì e sono uno dei pochi italiani che non si è mai fatto una canna di cui mi disgusta solo sentir l'odore. 

Ho smesso di botto da un giorno all'altro.

A farcela è stata una (non) persona:

1) priva di personalità e molle come quella povera medusa spiaggiata e sotterrata che spero di aver salvato l'estate scorsa

2) che difetta di forza di volontà

3) storicamente incapace di intraprendere una qualsiasi cosa e di avere una parvenza di progetto in testa

4) rinunciatario senza manco provarci

5) disfattista

6) consapevole dei propri incurabili limiti

7) un fallito, praticamente.

E mi fermo al 7 solo perché è il mio numero preferito e devo andare a "preparare" le patate al forno che già non so cucinare tranne che poche banalità e sono pure lentissimo; la parmigiana di zucchine invece l'ha preparata la cuoca del macellaio e devo solo infornarla.

Sono passati dieci anni e la mattina successiva a 10 anni fa leggevo quella tabella che si trova ovunque in rete sui benefici dello smettere di fumare.

Mi chiedevo dove sarei stato e cosa sarebbe stato di me dopo ogni varia tappa o scadenza... settimane, un anno, 5, 10, 15 20.

Sapevo che ce l'avrei fatta a smettere senza ripensamenti o tentazioni.

Sapevo pure che la mia vita di merda non sarebbe cambiata.

Sapevo che ad ogni tappa mi sarei detto ad esempio che mi auguravo un infarto fulminante nel sonno o allo stadio per non campare altre 24h, 48h, 1 settimana, 12 settimane, 9 mesi, 1, 5, 10 anni. 

Dieci anni.

Stasera solito ritornello per la tappa dei 15: non vorrei esserci perché non mi capiterà mai nulla di bello, sono un vecchio di merda e non vale più la pena di stare qua se mai lo è valsa. Che tanto all'Isola di Rügen a scattare le mie foto di merda sul Baltico non ci andrò mai.

Ieri ho comprato la super scopa senza fili aspirapolvere e lavapavimenti.

499 €

Il black friday capita solo agli altri, proprio come le cose belle.

Consegna prevista mercoledì 30 novembre.

Non so ancora quale sarà il corriere, ma se la scopa fosse affidata a Poste Italiane, TNT o UPS che nella mia città consegnano fra le 14 e le 16 devo fare in culo a contattare Amazon per dire di posticipare poiché quel giorno alle 14.30 sarò allo stadio e quella povera sfigata di mia madre impiegherebbe minimo 5 minuti per arrivare alla porta e non è il caso.

Del suricato si son perse le tracce. Il 16 era ad Ulm, il 18 a Francoforte. Magari mi farà la sorpresa un giorno di questi.

La foto che segue: scattata fra tramonto e crepuscolo di agosto non pensavo che uscisse, ma l'accoppiata biottica toscana e Delta 400 ha funzionato. La grana di questa pellicola mi piace, parere personale, inattendibile e opinabilissimo eh.

 


 

 

 

 

sabato 19 novembre 2022

Vademecum a mio uso e consumo

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Serie - I giorni di Pappagallo. (5)

(Zenza Bronica ETRS con pellicola Kosmo Foto 100 ISO)

Ogni qualvolta si verta su tutto ciò che orbita intorno alla galassia analogica:

1) leggi e rileggi 1377 volte quanto scrivono le persone più sagge, preparate e competenti di te (praticamente tutti, incluso il primo mentecatto che dovesse incrociare il mio cammino).

2) Non farti mai più ammaliare e fagocitare dal canto delle sirene proveniente dai diaframmi di macchine fotografiche d'epoca costruite nei paesi della ex cortina di ferro (ogni riferimento a DDR e URSS è puramente casuale) perché capita troppo spesso che ci siano problemi con tendine, trascinamento, rotture in senso tecnico e lato, etc. etc. e poi te le aggiusta il fotoriparatore di 'sto cazzo.

Puntualizzato quanto precede.

Oggi sono andato al solito orario balordo (le 15.50 con cielo coperto) al parco Malinconia dove mancavo da 5 anni e 5 mesi pur avendolo a circa un quarto d'ora a piedi da casa. Sì, ogni volta che ci andavo mi metteva malinconia, ma ora mi serve per delle esercitazioni a cielo aperto. Ho portato con me la Zernit E (🎞️ Kentmere 400 a bordo) e la Bencini (🎞️ Foma Retropan 320) per dar loro una sorta di ultima possibilità. La sovietica ha miseramente fallito impantanandosi a circa metà del rullino da 24 pose; da quel momento è stato possibile prendere foto solo in modalità autoscatto perché il pulsante di scatto risultava inopinatamente bloccato. Mi restano le ultime 4 foto di questo film che usavo per la prima volta e le farò in casa a qualcuno del mio parco animaletti di plastica. Dopodiché il corpo macchina della Zenit E (terrò solo l'obbiettivo Helios Helios 44-2 58mm perché fa un bel bokeh) può andarsene a fare in culo per sempre in qualche mobile perché mi sono rotto il cazzo di spendere per rullini che vengono sistematicamente sprecati. Quello della Bencini è invece un discorso ancora in sospeso poiché dopo 5 foto (saranno state davvero 5?) ho dovuto riporla nella custodia per intervenuta oscurità e quelle che avevo fatto non brilleranno certo di luce propria. Per quanto concerne la decisione sulla sua salvezza si tratta di capire se, rispettando le istruzioni corrette riguardo al trascinamento della pellicola, la macchina funzioni e io possa finalmente usufruire della visione in half-frame. In caso di risposta affermativa continuerò ad usarla, possibilmente in giornate molto soleggiate, altrimenti farà la fine della Zenit ed avrò gettato altri soldi nel cesso.

Sorvolo sul resto. Domani, salvo repentini miglioramenti del tempo e previsioni meteo disattese, mi toccherà disertare lo stadio. Sembra che un temporale (detto anche "rovesci di pioggia") abbia deciso di imperversare fra le 14 e le 17, guarda caso nel lasso di tempo compreso fra la mia uscita di casa per salire allo stadio, i 90 minuti più recupero della partita e il ritorno in discesa. Questa cosa mi rode all'ennesima potenza non tanto per il fatto di essere abbonato, ne sprechi una e pazienza, ma perché è l'unica distrazione che mi resta e che mi procura qualche ora di illusorio giubilo da troglodita quando si vince. Il problema è che non sopporto proprio di stare sotto la pioggia e a metà strada avrei già i jeans fradici dalle tasche alle caviglie e le scarpe allagate. Onestamente, di andare a spendere 30 € per un biglietto di tribuna coperta non mi va e sono sicuro che se optassi per questa soluzione si spalancherebbero i cieli e splenderebbe il sole.

 


 




 

lunedì 14 novembre 2022

Fallimento, sicumera, mediocrità e mezze stagioni.

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Serie - "I luoghi e le cose che mi somigliano". (2)

📷 Zenza Bronica ETRS con 🎞️ Kosmo Foto 100

Ho trovato le istruzioni per inserire su Blogger le emoji che si usano nei sistemi di messaggistica, social etc.

Faccio una prova: sono un 👴🏻 🚽 e faccio foto di 💩

Bene, adesso passo alla parte ludica del post odierno. 

Sabato pomeriggio verso le 15.30 sono uscito con la Bencini del 1963 - quasi coetanea, di 2 più anziana, se di marzo come me non lo so - per farla esordire in centro storico. Detto così sembra che sia finalmente uscito con una donna. La realtà dei fatti dice invece che la Bencini, per chi non la conoscesse, è tutt'altra cosa e che io non uscirò mai più con una femmina manco per fare due passi in pieno giorno. Ero torvo e di cattivo umore (toh), più ansioso del solito, il cielo si stava coprendo e la luce tendeva a scemare. Dunque ottima idea quella di provare in queste condizioni di spirito e soprattutto ambientali una macchina con due sole aperture f/8 e f/16. Sono da sempre un soggetto insicuro, uno dei miei tratti distintivi, una dote innata al pari di ansia, scarsa intelligenza, paura e mediocrità. Stavolta invece ero talmente sicuro che l'avanzamento della pellicola (ovviamente manuale) avvenisse in un certo modo da non avere avuto l'umiltà di consultare le istruzioni salvate sia sul telefonino che sul browser. Ho sbagliato e fatto l'esatto contrario. Non so cosa ne verrà fuori, forse cose sovrapposte, forse doppie esposizioni non intenzionali, altro che dittici. Probabilmente quel pochissimo di qualche isolato frame che potrebbe vedersi sarà super sottoesposto e mosso perché la messa a fuoco è a stima e temo di aver sbagliato anche quella. Altro punto interrogativo è: ma la macchina è funzionante? Non sentivo lo scatto anche se facendo prove senza rullino vedevo l'otturatore fare il suo dovere. Mi spiace aver gettato alle ortiche una pellicola 🎞️ Ilford Delta 100; la tentazione è quella di chiudere la Bencini nell'armadio e congedarla come già fatto con la Zenit E e probabilmente con la Praktica, ma penso che darò a lei e me un'altra possibilità in condizioni di luce diversa.

Poi, altre cose interessanti, vediamo.

Mi sono deciso a prendere una scopa elettrica senza fili che aspira e lava; preferita al robot. Sono stufo, mi fa male la schiena e mi rompo i coglioni a lavare i pavimenti in maniera classica con mocio, straccio etc. La casa ha molte stanze ed è ormai ingestibile, non so manco cercare una donna delle pulizie e non trovo ditte private che le facciano negli appartamenti. Leggo che con la scopa elettrica non si fa fatica, ho visto dei video, la scelta del modello è al 99% fatta, aspetto il black friday quando in stile italico fingeranno di proporti l'occasione al prezzo attuale che nel frattempo sarà salito in modo subdolo. Infatti ecco qua in tempo reale: dai 499 di ieri ai 506 di stamane e adesso (20.50) 511 su Amazon... bravi bravi, tanto i Fantozzi come me sono pronti ad essere presi per i fondelli. Un altra cosa ricorrente della mia splendida, appagante ed appassionante esistenza è l'esser stato più volte preso per il culo quando gli altri - o cosa più grave me stesso - avevano capito benissimo che io lo sapevo e non avrei protestato.

Passiamo alle mezze stagioni che è meglio.

Esistono.

Dai primi di novembre - per non parlare di questo ottobre che sono uscito in maniche di camicia di lino almeno fino al 15 -  anche un anziano come me può stare tranquillamente con la sola felpa al mattino, ma quando fa scuro sarebbe meglio non avere addosso solo cotone ed è necessario coprirmi la testa. Nei prossimi giorni farò il cambio di stagione pomeridiano per poi passare al total wool e iniziare coi capispalla più pesanti a fine dicembre.

Per il resto: ho finalmente avuto dopo 4 gg. il numero di tracking del suricato che però sta ancora in Germania e non è partito, ma solo annunciato al servizio postale. Un pacchetto di rullini è partito da Treviso e arriverà mercoledì mattina e attendo il tracking di quello romano.

Vabbo', meglio (ora che dobbiamo) salutarci perché il post sta degenerando nella sciatteria più totale.

Piace questa foto? Bella eh (coi cazzi). Scattata a settembre di tardo pomeriggio, ma ho indovinato (?) i parametri anche sovraesponendo di uno step rispetto a quanto mi suggeriva l'esposimetro della Zenza. Stima per 📷 e 🎞️ e infatti ho preso due rullini 135 da 36, peccato fosse esaurito il 120.

Le solite foto di 💩 ad opera di un 🚽 👴🏻 e minchione che ha imparato a mettere le emoji.



 

 

venerdì 11 novembre 2022

Undici undici: il vuoto dentro.

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Serie - "I luoghi e le cose che mi somigliano". (1)

(Rolleicord V con Ilford Delta 400) 

Ho appena acquistato in due negozi online 10 film:

8 in bianco e nero di cui 4 in formato 35mm e 4 rulli da 120

2 a colori (diapo) da 120.

Tutte pellicole che conosco e apprezzo (loro mi conoscono e non mi apprezzano) tranne due (Kentmere 100 e 400) che utilizzerò per la prima volta sperando che possano salvarmi il culo come le altre.

Passiamo alle dolenti note e alla riflessione che mi hanno indotto.

Costo dei film: 85,93 + una delle due spedizioni 9,90 = 95,83.

Passi per il fatto che da quando sono tornato in città sono uscito solo UNA volta per fare fotografie, alcune pure con pellicole scadute e quindi con un grosso punto interrogativo riguardo alla loro "visibilità" in sede di sviluppo.

Passi per il fatto che ne avevo già 14 oltre ad un gruppetto di scadute da decenni in frigo.

Passi per il fatto che sono un anziano scemo e senza speranza di vivere giorni migliori.

L'analogico ha un costo e potrei decidermi finalmente a prendere una reflex o una mirrorless alle quali potrebbe o dovrebbe esserci la possibilità di adattare qualcuna delle ottiche vintage in mio possesso.

Potrei divertirmi a impostare tempi diversi nelle stesse condizioni di luogo e luce senza avere gli scrupoli di sprecare un rullino, vedere subito i risultati, etc. etc.

Tanto le pellicole in mio possesso vanno a scadere dopo il 2024 e dunque saranno buone anche nel 2037. Continuerei a portare con me e l'ipotetica reflex o l'ipotetica mirrorless una fra la Zenza, le due toscane e la Bencini che ancora non so manco se funziona.

La cosa buona è che nel 2037 sarò già in cenere nell'urna e non mi porrò il problema della fine che faranno i rullini che avevo messo in frigo nel 2023.

La cosa buona è che magari me ne vado affanculo prima del 2024 con tutte queste morti improvvise che stanno imperversando fra gli over 50 con tre dosi.

Comunque dell'eventuale acquisto di una reflex se ne parla l'anno prossimo o chissà quando.

In qualche post successivo mi soffermerò sul titolo di questa nuova e perenne serie.

 


 

 

 

 

giovedì 10 novembre 2022

I fantasmi del form commenti e dei margini

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Serie - Settembre: quando la gente del posto "se ne sale". (1)

(Zenza Bronica ETRS con pellicola Kosmo Foto 100 ISO)

Mi hanno portato via alcune impostazioni e devo rifare tutto. Saltate pure le misure dei margini delle barre laterali che avevo impostato con tanta fatica per poterci fare entrare la foto ridotta a 1024, ma che cazzo. Questa piattaforma inizia a farmi perdere la pazienza, forse dovrei passare la ruspa sul blog per trasferirlo altrove in posti tipo Tumblr, WordPress o boh. Però poi il problema è vai a stressarti dietro alla posa in essere di un nuovo template, le misure per farci entrare le foto, i colori. No, lascia fottere.

Le domande dell'estate:

1) Quando te ne scendi?

2) Quando te ne sali?

Le domande che pongo a me stesso:

1) Perché ti ostini a campare?

2) Perché non ti suicidi?

3) Ha mai avuto un qualsiasi senso la tua vita?

4) Sei mai stato utile agli altri o a te stesso?

5) Hai appuntato da qualche parte il giorno del ritiro delle cose lasciate ieri sera in lavanderia fra cui i pantaloni rosso scuro del 2003 riesumati per rassomigliare a Pappagallo? Me lo domando perché l'ho dimenticato e nulla ho scritto/evidenziato sull'app Note.

6) Quando pensi di toglierti dai coglioni l'appuntamento per l'inutile e stanco rituale biennale della revisione di un'auto che non ha fatto manco 67 mila km. in quasi 12 anni? Fine novembre o primi giorni di dicembre?

7) Quando passerai dal CAAF che dista un minuto e mezzo da casa a farti stampare i moduli del secondo acconto IMU per la casa del mare?

8) Cosa pensi di metterti addosso per il primo giorno dopo il cambio di stagione?

9) Quando ti decidi a scegliere e ritirare online le pellicole per l'inverno?

Ora che dobbiamo salutarci ne approfitto per un altro controllo al form dei commenti ed alla larghezza dei margini delle barre laterali. Comunque da ciò che ho letto quando interrogavo mister G. è pieno di bloggers con questo genere di problemi la cui soluzione è necessaria ai fini del benessere dell'umanità. 

 


martedì 8 novembre 2022

Il libro dei sogni destinati a rimanere tali.

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Serie - L'estate accanto al Lungomare Infelicità (3) - (Nikon FE con Agfa Vista Plus 200 scaduta nel 2012)

Rileggendo e cestinando il post temporaneo attinente a vecchi viaggi, sono stato colto da un moto di rabbia mista a rassegnazione al pensiero che, con ottime probabilità nell'ordine del 107%, non vedrò mai due luoghi dove mi piacerebbe tantissimo andare portandomi appresso il mio caravanserraglio di Licaoni e analogiche.

Si tratta di luoghi con i quali sento affinità e mi è bastato vederne qualche immagine e visitarne a suo tempo di limitrofi per averne conferma.

1) Land del Meclemburgo - Pomerania anteriore (ricadente nel territorio della DDR durante la guerra fredda) con particolare occhio all'Isola di Rügen e non solo. Nei miei sogni (chiamali pure chimere) mi vedo spensierato con bici a noleggio su un percorso ciclabile incontaminato con un paio di analogiche dietro (porterei certamente la Zenza e poi dovrei decidere), circondato dal Baltico che conquistò per sempre la mia immaginazione bacata ed alterata durante i passaggi fra Danimarca e Svezia e poi a Travemünde in occasione di un visita a Lubecca. Mi fermerei davanti ad ogni schieramento di strandkorb fotografandole in tutte le salse.

2) Sarà e sarò banale e scontato (lo sono), ma un mio grande cruccio è non aver visto Brest e il percorso dei fari dopo essere stato in Normandia e - in toccata e fuga - in una zona della Bretagna a Saint-Malo. Ecco, spararmi almeno un rullino a colori ed uno in bianco e nero per ogni faro e poi fermarmi su una panchina perché noi anziani cerchiamo sempre una panchina a guardare con calma il tutto.

Cosa serve  e quanto ci vuole per andarci? Sono viaggi lunghi dal posto in cui mi trovo, ma è più agevole raggiungere il nord della Germania passando da Berlino e facendo tappa a Stralsund che pare sia molto bella o puntare direttamente col volo verso Amburgo (Lubecca in realtà) e spostarsi da lì. Comunque ho tutto in testa da anni. Per la Bretagna ci sarebbero più tappe e deviazioni, ma la cosa non mi spaventerebbe.

Ovviamente per prudenza scatterei anche una carrettata di foto col telefonino... solo per prudenza eh... nel caso dovessi smarrire rullini o macchine... non perché probabilmente a causa del concentrato fra emozione, suggestione e imperizia sbaglierei come minimo il 127% delle foto scattate.

Il problema enorme è che dovrei trovare una persona che stia con mia madre per una settimana circa, con presenza continuativa fra le 20 e le 8/9 del mattino e anche a scacchiera durante il resto della giornata. Sembra facile, ma non lo è...

Per cui mi toccherà fare la muffa e crepare davanti a 'sto mar Ionio del cazzo che vedo da una vita anche in lontananza (13 km) dal balcone e che non mi suscita un'emozione che sia una e credo che si evinca dalle mie fotografie tipo questa.

I fari e le strandkorbe, sì certo, come no...

Ora che dobbiamo salutarci stendo su blog un piccolo straccio di vita quotidiana entusiasmante.

Alle 13 circa sono arrivati i suricati dalla Baviera. Sono andato a metterli insieme al resto del loro clan e con sconcerto ho notato che il totale faceva 6 e non 7. Cazzo. Ero certo che dopo questo acquisto ne avrei avuti 5 in piedi e 2 seduti, invece erano 4+2. Cazzo. Ho vuotato e svuotato la borsa dove tengo il resto del caravanserraglio, uno zainetto, le borse delle analogiche, cercato nelle tasche delle mie felpe, ma niente, il settimo suricato (cioè il quinto in posizione eretta) non si trovava. Ho pensato di prendere la macchina e andare al mare nel pomeriggio convinto che potesse essermi caduto sul pavimento o lasciato su un mobile. Invece sapete chi mi ha aiutato a risolvere il mistero? Questo cesso di blog! Mi sono ricordato di aver scritto un post intitolato "Quando esco con voi 4", letto e vista la foto: appunto, erano 4 e non 5. Cazzo di rimbambito. Allora cosa ho fatto? Login su eBay e ho comprato un altro suricato in posizione eretta dallo stesso venditore!

Alcuni di loro vengono e verranno dalla Baviera dunque.

E se un giorno facessero il percorso inverso per tornare in Germania a vedere il Baltico e la Pomerania..? Questo però vorrebbe dire che io avrei vinto un set contro la vita che mi ha sempre sconfitto dal momento del concepimento.

Impossibile. Torna in te, basta rimestare nel torbido dei tuoi sogni puerili.

Magari per la legge dei grandi numeri... una botta di culo almeno una volta... no, eh?




lunedì 7 novembre 2022

Oggi è 7

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Serie - I giorni di Pappagallo (5) - (Rolleicord V con Kodak Portra 400)

Il mio numero preferito.

Ieri era 6, il numero che mi piace di meno salvo ai tempi della scuola quando mi garbava vederlo anche con due segni meno al seguito. Malgrado il numero 6 ho passato un bellissimo pomeriggio. Hanno vinto, ho visto e videato due gol e mi giravo sistematicamente dall'altra parte quando quegli altri attaccavano. Prima del fischio d'inizio mi sono distratto seguendo su Google l'evolversi della gara delle moto. Ero talmente sconcertato dalle strategie rivelatesi geniali e messe in atto quest'anno al muretto italico della Formula 1 che temevo potessero richiamare il pilota per cambiargli le gomme! Durante la gara scioglievo la tensione messaggiando con dei buoni conoscenti che non abitano qua (beati loro) e volevano essere tenuti al corrente con foto, video e notizie. Il fatto che sovente un mio transitorio stato d'animo all'insegna della contentezza possa dipendere dal calcio la dice lunga sulla mia statura morale e mentale e su quanto sia piena la mia vita.




 

giovedì 3 novembre 2022

L4 - L5. Elle come long post.

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Serie - L'estate accanto al Lungomare Infelicità (2) -

(Nikon FE con Agfa Vista Plus 200 scaduta nel 2012)

La giornata odierna sembrava non essere cominciata molto di merda. Vi erano stati segnali confortanti provenienti dalle facoltà cognitive di mia madre. La mattina guarda sempre il programma su Rai3 dove si parla di medicina, oggi fra i tanti c'era un neurologo che ha mostrato delle tavole con scrittura "strana" e bisognava indovinare e risalire alla frase di senso compiuto. Bene, mia madre ha capito tutto arrivando pure prima di me (grande impresa capirai ehm) a decifrare l'ultimo rigo!

Una roba tipo questa che ha un nome preciso, ma ho dimenticato (ecco appunto) e faccio un esempio artigianale.

Noso Crraodo e tso pucandobbli nou die imei tisoli ptos di mrdae noc un poia di tofo menteoggettiva id scasro giopre e con ellipcola scduata e nagra ozzinaled.

Poverina, accusa da 4 anni circa uno scadimento della memoria a breve, tipo che non ricorda cosa abbiamo mangiato a pranzo (lei dice che "non sono informazioni essenziali e quindi le lascio andare"... mah), dove vado a fare la spesa, quando ci sono state le elezioni, che l'attore o l'attrice tal dei tali è morto l'anno scorso o una settimana fa, che giorno è, quale operatore telefonico ha, quello è il ministro di, e amenità simili. Per fortuna tiene botta sulle trasmissioni culturali, musica, arte, pittura, programmi di divulgazione scientifica, geo&geo, Quark, viaggi, Overland e anche storia su canali tematici. Questi programmi li guarda con interesse, recepisce e ricorda anche cose che io non conoscevo (vabbe' la mia ignoranza è notoria) tipo avermi detto questa estate che un tizio in foto fece parte della cerchia di Stalin (vero) e aver ricordato che un tizio dal cognome strano e impronunciabile era stato un pianista argentino degli anni '60. Ricorda bene e riconosce anche tanti personaggi di sport tipo Mennea, la Simeoni, Lauda, Borg, Panatta, Dibiasi, Clay etc. Spero vivamente che non si riduca come tante (troppe ormai) persone di cui sento parlare con terrore e che hanno la mente devastata dalla nota patologia. Nel suo caso le dimenticanze mi dicono siano dovute a normale senescenza e del resto parlando con dei miei coetanei mi accorgo che anche noi perdiamo colpi.

Tutto questo appassionante papello introduttivo per dire che mentre mi stavo rilassando ed ero confortato dall'exploit di mia mamma, la mia protrusione discale L4-L5 con conflitto radicolare associato che risale al 2016 (quando mi si infiammò pure lo sciatico a sx) si è risvegliata come fa ogni 4-7-8-9 mesi di intervallo. 

Ovviamente lo ha fatto 3 giorni prima della partita che potrebbe essere anche decisiva, un derby... prima contro seconda, contro "quelli" che non voglio manco nominare. La strada di andata per lo stadio è tutta in salita, impiego 15/18 minuti a passo veloce e la salita mi fa male. Non vorrei perderla anche perché sono abbonato e sarebbero soldi buttati, per cui se la cosa dovesse perdurare mi sparerò un Brufen granulato da 600 due ora prima di andare allo stadio.

Rifiuto categoricamente di prendere roba forte, cortisonici etc. Mi "curo" in genere con qualche allungamento tipo posizione da arabo in preghiera, della pomata, forse la metà della dose minima di un blando miorilassante prima di coricarmi e oggi ho scelto di mettere un cerotto, ma la cosa ha assunto connotati  grotteschi e patetici. Domani pomeriggio alle 17 avrei appuntamento dall'estetista che se la cava anche come podologa (sì, da circa due anni vado dall'estetista che mi viene comodo a 400 metri da casa perché probabilmente l'errata postura per il mal di schiena mi crea problemi al piede sx) e l'ho avvisata che nel caso non dovessi farcela rimanderemo alla prossima settimana. Molto gentili (sono in due) mi hanno consigliato un cerotto che mette il marito di una delle due quando ha questo problema. Buffo che con due ex compagni di liceo ortopedici io mi fidi dei consigli dell'estetista, ma tant'è. Si sono offerte anche di mettermi il cerotto, ma non è proprio il caso perché per farlo dovrei scoprirmi la natica sinistra e la cosa mi imbarazza. Per questo motivo ho rifiutato anche l'aiuto di mia mamma che si era offerta per mettermelo (da lei non mi faccio vedere nudo che avevo secondo me 7-8 anni) e ho proceduto ad applicarmelo da solo. Ovviamente, contorcendomi allo specchio, ho sbagliato e l'ho messo coi piedi, ma vabbe', più tardi lo cambio. Ora sto seduto con borsa d'acqua calda e sempre su consiglio dell'estetista, tenuta dal coccige in giù e sul sedere, facendo attenzione a non accostarla ai reni, mah obbedisco.

Dimenticavo: ho buttato benzina sul fuoco andando a comprare e trascinandomi buste con 3 kg di patate rosse, 2 di mele e uno di loti mela, oltre spesa del giorno!

Questo è quanto. Buttato qua a rimuginare scrivendo queste righe, penso a Cioran che raccontava di essere minato da tanti piccoli mali che non conducevano a esiti esiziali e forse sono come lui perché mi porto dietro da decenni l'emicrania anche se ho imparato a tenerla a bada con episodi più che dimezzati o stroncati, schiena, tendenza al colon irritabile, cretinaggine etc. Nel passato remoto (1972) mi tolsero prima tonsille e poi appendice con grande rottura di cazzo perché avevo una peritonite e stetti due settimane in clinica dopo 3h e mezza di operazione e magari fossi morto allora perché non mi sarei accorto di nulla vabbe'.

Dal ramo paterno, anzi usando linguaggio da leguleio dagli ascendenti paterni in linea retta (ogni tanto ricordo di avere quella inutile laurea del cazzo conseguita a Bologna nel 1988 e di essere abilitato a fare l'avvocato) ci sono tre patologie tumorali di cui 2 letali (mio padre il suo lo tenne a bada senza sofferenza) e problemi cardiaci (solo mio padre). Ramo materno molti problemi neurologici, alè... Poi sorella persa a 8 mesi (avevo quasi 5 anni e ho solo due flash di lei) per grave patologia polmonare che, da quanto ho capito, non le avrebbe probabilmente lasciato scampo nemmeno ai giorni nostri. Insomma, sono cresciuto fra ascendenti e collaterali con tanti problemi e non so che fine farò e cosa mi capiterà. Manca purtroppo un parente con infarto fulminante, la mia solita sfiga!

Ora che dobbiamo salutarci due cenni sulla foto mediocre qua sotto. 

Tra pellicola scaduta e orario da 19.37 circa mi è andata pure bene (immagina se fosse andata male). Inutile specificare che ero stato attratto dall'arancione che accomuna il vestito di quella donna e gli ombrelloni.

Restano da mettere su blog - sempre se meritevoli di attenzione s'intende, altrimenti fate non bene, ma benissimo a passare avanti - le profondissime riflessioni e valutazioni che ho tratto da questa immagine catturata una delle tante squallide e inutili giornate dell'agosto 2022.

Lei che va verso di lui..? Direi di no perché ANCHE nelle foto che scatto mi viene sempre da ripetere che le cose belle e intriganti capitano solo agli altri. E gli altri non siamo MAI né io né le persone che finiscono nel campo visivo delle mie macchine fotografiche. Quelle persone seguono la mia sorte per il tempo di uno scatto e poi le lascio immediatamente andare verso le loro esistenze che spero siano ben diverse dalla mia. Come se volessi proiettare in loro quel mio portamento ansioso e disinvolto di viandante sfigato che se dovesse sparire in una voragine non se ne accorgerebbe nessuno. Sono una specie di Circe dispettosa al maschile che in luogo di trasformare gli esseri umani in suini per sempre li trasforma in Corradi per il tempo di un diaframma e di un otturatore e poi li fa ripartire senza condizioni, vincoli e ricordi dell'accaduto per ogni loro soggettiva ed oggettiva Itaca. Illustrissime/i lettrici e lettori ci tenete proprio a sapere cosa ho visto, previsto e immaginato in questo scatto? Sì dai che mi distraggo dal fastidio alla schiena!

Avete presente quella scena reiterata e ricorrente - tipica delle zone marine, ma non solo - delle persone che si fermano davanti ai colori di un tramonto per poi estrarre il loro smartphone del cazzo, scattare la foto di merda tenendo LA LINEA DELL'ORIZZONTE RIGOROSAMENTE STORTA e inviarla ai loro contatti o pubblicarla nei social inquinando il web? Ecco, proprio quella. Sono e resto sicurissimo che avranno fatto ciò e non è stato necessario che io indugiassi altri minuti in quel luogo per averne conferma. Perché certe cose si sentono, dipende tutto da una certa visione della vita.

Ciao.

 



mercoledì 2 novembre 2022

La foto appropriata

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Serie - L'estate accanto al Lungomare Infelicità. (1)

(Rolleicord V con Kodak Gold 200)

Col telefonino, il segno distintivo della mia arte consisteva in questo genere di street col quale pretend(ev)o di rappresentare la vita come si fa con un lenzuolo dispiegato fra due palazzi.

Il momento più eccitante è immedesimarti in un membro dell'eterogenea fauna - uno a caso, facciamo, facciamo... toh, un Licaone - che va a caccia nella savana. Astuto e pertinace come un Licaone, con lo sguardo sempre in tensione, alla ricerca di un'emozione. Un genio, da vantarsene pure. Infatti, se la sessione fotografica dura troppo, la pago puntualmente il giorno seguente con l'emicrania sotto forma di quella piacevolissima sensazione di dito premuto su uno dei globi oculari a turno e bruciore sull'arcata sopraccigliare.

Ricordo nitidamente questo appostamento, ma il modello comportamentale è pressochè lo stesso.

1) La preda viene notata fra l'umanità allegra e dolente che corre, passeggia e chiacchiera (magari senza sapere di essere dolente o fingendo di non esserlo o avendolo rimosso per non guardare in faccia sé stessi e la realtà... no?).

2) Inizia la fase del pedinamento e del sorpasso, propedeutica all'appostamento.

3) Mi fermo circa 50 metri più avanti, parcheggio la bici, ripongo gli occhiali da sole nel portapacchi memore di tutte le volte che li metto nelle tasche sul culo e lo dimentico sistematicamente per poi sedermici sopra.

4) La biottica estratta dalla custodia in cuoio, l'aria distratta di chi guarda per terra mentre invece imposto i tempi e prendo le misure nel pozzetto, la certezza che se uscirà come spero il suo posto sarebbe stato sul blog in occasione della data che lo designa.

5) Il momento si avvicina, sta per transitare davanti a te che ti sei sistemato in posizione leggermente decentrata e speri che non si materializzi qualche bambino guastafeste nel raggio d'azione. Voglio che resti fissato sulla pellicola proprio mentra passa in mezzo a... dai che ci siamo capiti se mi conoscete un briciolo. Ricorda di anticipare qualche mezzo metro prima perché non è lo scatto istantaneo del telefonino, scosta la levetta della biottica, chissà se sarà venuta, lo saprò a ottobre. 

Ora che dobbiamo salutarci vi rivelo pure i brani ascoltati dagli AirPods nelle fasi di questa battuta di caccia perché li rammento: "Jenny" (Alunni del Sole) e "Il re dei sogni" (P. Laquidara). Ho scoperto che ascoltare musica mentre esploro e scatto mi galvanizza.