lunedì 31 ottobre 2022

Una promessa disattesa in un giorno come tutti.

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 Serie - I giorni di Pappagallo. (3)

(Zenza Bronica ETRS con pellicola Kosmo Foto 100 ISO)

p.s. questa pellicola mi è piaciuta assai, la ricomprerò.

Un giorno come tutti: espletate le mansioni domestiche da badante filippino (inclusa la cura di mia madre) sono uscito per la solita sindrome da spesa nel giorno prefestivo. Che poi un ateo rimbambito come lo scrivente tende facilmente a dimenticare e rimuovere "ricorrenze" tipo quella del primo novembre. Avevo già tutto a casa, sono uno di quei soggetti meschini che predilige avere il triplo se non il quadruplo di ogni cosa che serve (detersivo per lana e delicati, per capi scuri e jeans, colore, bianchi, Calgon per lavatrice, 4 o 5 spazzolini, 7 dentifrici, sale, brillantante e deodoranti al limone per lavastoviglie, scorte di carta igienica bastevoli fino al ritorno dell'ora legale, biscotti, sale grosso e fino, zucchero, yogurt, etc.). Tenere il doppio di ogni cosa per non farsi trovare impreparati o avere rotture di cazzo quando stai per uscire a fare altro o magari sono le 19.31 di un sabato! Come faceva uno dei due protagonisti del film da me più amato e idealizzato ("L'uomo del treno" - 2002, regia P. Leconte) al punto di averne il poster (in tedesco, genio) e cercato e trovato miracolosamente la colonna sonora su uno dei gloriosi peer to peer dei primi anni del nuovo millennio quando ci si connetteva col fischio del modem.

Sono passato dalla lavanderia a ritirare: 10 camicie di lino che metto solo fra giugno e settembre e che andranno in letargo, una maglietta rossa con scritta gialla "tu non sai quanto ti amo" (ovviamente trattasi di merchandising del Catanzaro) e altri capi di mezza stagione. Il tutto con gli AirPods incollati ad ascoltare in loop Gli Alunni del Sole e qualcosa di Einaudi ora che è finita la pacchia della mascherina con la quale oltre a non vedere quanto sono brutto, magari qualcuno non mi riconosceva; ora ho la scusa che non sento se mi salutano o si avvicinano per fare domande sgradite.

Questo è l'ordinario, impreziosito dalla pulizia delle gabbie degli uccellini e dalla visione spettacolare di Pappagallo che si fa il bagno.

Controllo compulsivo delle app di tracking: berretti ancora in Irlanda, ma tra stanotte e domani faranno tappa in Francia per essere poi instradati verso Milano; dei suricati partiti dalla Germania si sono temporaneamente perse le tracce perché le informazioni passano alle ns. Poste, ma per esperienza so che sbucheranno all'improvviso arrivando a Catanzaro fra venerdì e martedì proxx.

Poi.

Nel pomeriggio... 

Io lo sapevo che quando mi metto al pc e faccio un giretto da loggato su eBay nella sezione "fotografia analogica" finisce male...

Da mesi leggevo qualcosa sulla Bencini... malgrado avessi promesso a me stesso di finirla con gli acquisti per il 2022 che tanto mi bastano quelle che ho.

A dire il vero avevo puntato quella che monta i rullini formato 127 che ancora qualcuno vende... poi negli ultimi giorni ho letto informazioni su quella dei primi anni '60 che scatta in half frame e quindi da un rullino 120 ne fa 24... la possibilità di fare i dittici ha avuto la meglio travolgendomi e 71,05 € hanno preso il volo verso la Romagna. Non so quando, dove e come farò i dittici, che poi immagino che razza di dittici... cassonetti, posti di merda, licaoni e suricati. Di certo con la Koroll II niente pellicole scadute, ma vedrò di utilizzarne di buone e di avere molta luce intorno perché questa è una macchina super spartana definita "buia" e cazzo se non è vero (B, 1/50, 1/100) - (f/8, f/16).

Berretti, suricati e Bencini, un bell'incedere verso la festa dei morti.

A proposito: nei supermarket, da metà ottobre e anche prima, è un trionfo dei classici lumi made in Cina per cimiteri e annessi. Dal 3 in poi cominciamo con gli addobbi natalizi, alberi, presepi e i panettoni da 2 € ripieni di crema al pistacchio o ricoperti di cioccolato, mi raccomando che non vedo l'ora.

Altro p.s.

Nell'ultimo post avevo fatto menzione di un post scritto a fine ottobre del 2011 su Splinder e poi traslocato su Blogger.

Inserisco (spero funzioni, altrimenti non perderete nulla) il link della "macchina del tempo" che tutto conserva per un certo periodo più o meno lungo. Riporta al mio blog splinderiano (sai che culo).

Scrivevo notevolmente meglio, avevo più verve (ma vaffanculo). Le foto no, non c'eravamo proprio, me ne piacciono 2 o 3; ora, ripeto, ne avrei fatto di davvero belle (sì, sì cantatela e suonatela da solo). Rivedo i tanti commenti, persone che non so più che fine abbiano fatto tranne due amiche di altre regioni con le quali abbiamo creato un gruppo WhatsApp di tre persone chiamato "Senza Splinder" e ci scriviamo qualche messaggio di cazzeggio e del più e del meno un paio di volte l'anno.

https://web.archive.org/web/20111116113033/http://lafelpadelmisantropo.splinder.com/home?from=1 


 



sabato 29 ottobre 2022

Undici anni da quel giorno.

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 Serie - Aspettami sveglia domani notte. (3)

(Zeiss Ikonta 523/16 con pellicola Bergger Pancro 400)

Anche il 29 ottobre del 2011 cadde di sabato e pure allora fu l'ultimo giorno con l'ora legale. Andai a rivedere il posto che in Calabria preferisco - Capo Spartivento con annesso faro - tra i pochi, per la verità, visitati e affrontai anche una suggestiva strada in salita per vedere il paese di Bova che mi piacque assai .
Da quella gita scaturì un bel post (sì vabbe') su Splinder che ora giace nel backup del blog trasportato qua e ante 2020, ma non ricordo il titolo cazzo, controllo su quel sito che conserva tutto per un certo tempo... salvo bozza e metto in pausa... trovato, rivedo il mio blog  splinderiano senza dover fare estrazioni dal backup... lo intitolai "1982 [In viaggio con Eratostene]" diviso in 4 paragrafi. Mi accorgo con orrore di aver usato l'opzione hdr della digitale per alcune foto!

Cosa è cambiato da quel giorno? Andiamo ad avvilirci!

Capo Spartivento e Bova allora. Posto di merda sul mare a una ventina di km oggi, già visitato un freddo pomeriggio del febbraio 2021 e che ho scelto perché non sapevo dove cazzo andare.
Automobile: è rimasta la stessa, acquistata a marzo proprio del 2011.
Macchine fotografiche: non possedevo le 3 analogiche portate oggi con me (Zenza Bronica ETRS, Nikon FE e Praktica MTL 5B), ma una digitale, la Sony DSC-WX 30.
Telefonino: Nokia 5730 XpressMusic allora (con sistema Symbian!), iPhone 11 Pro Max oggi.
Fotografie: ero agli albori. Alcune vennero discretamente e le conservo, in particolar modo quelle al faro che è il mio avatar su eBay e  ne utilizzai una nell'ultimo template su Splinder prima della chiusura e credo anche qua su Blogger. Con gli odierni rudimenti di tecnica da autodidatta, le analogiche o un buon telefono come quello che ho, ne avrei fatte di più belle (ehm).
Io: un cesso con riguardo all'aspetto fisico (e "morale", ma non ci sarebbe manco bisogno di specificarlo) fallito di 46 anni allora, stessi requisiti con l'aggravante della vecchiaia a 57 oggi.
Famiglia: mia mamma non era ancora vedova, camminava tranquillamente e faceva tutto. Oggi non è più autosufficiente per diverse cose, cammina solo col deambulatore e serve ausilio di sedia a rotelle quando non ce la fa proprio ed è terrorizzata dalla prospettiva di cadere che la getta nel panico ed irrigidisce ancor di più (tutto ciò naturalmente giova alla mia lombosciatalgia L4-L5 e al mio sistema nervoso poiché ero notoriamente un figo che ha una vita felice, realizzato, contento di sé, etc. etc.). Ho due videocamere puntate strategicamente per sorvegliarla quando mi assento nel caso decidesse di alzarsi per andare al cesso. Non vado in giro a dire che mio padre non mi manca e non riuscirò mai a perdonargli tantissime cose, che l'unica speranza è di riuscire a trovare la quiete con me stesso e dimenticarlo. Lo scrivo qua, in questo sfogatoio che è diventato il blog; un tempo scrivevo anche testi che mi dicevano essere simpatici ed esilaranti pur mantenendo sempre visibile e comprensibile il substrato rappresentato da ciò che sono e da come la penso. Lo scrivo qua dove credevo di non avere ormai più lettrici/ttori, ma ho capito di averne, al massimo saranno 2 boh e comunque mi scuso con loro per le desolanti letture che gli infliggo, auspico che gli piacciano un pochino le foto visto che ci metto impegno e dedizione a prescindere dai risultati. Come quando ci si sfoga con qualche estraneo - per esempio in treno - e gli si rivelano cose mai dette a coloro che fan parte della cerchia dei conoscenti. Non dev'essere bello per chi frequenta il mio blog leggere ciò che scrivo sul (non) rapporto con mio padre, spero che non mi scambino per una persona cattiva e che abbiano un misto di compassione e comprensione. Mi siete testimoni del fatto che io mi consideri - e sia oggettivamente - una via di mezzo fra un essere inutile e una merda e che passino pochi attimi prima che io scriva, riscriva, pensi e ripensi male di me.

Animali domestici: zero allora, Bianchino/Bibi e Pappagallo - meravigliosi e adorati - oggi.
Abbigliamento: posseggo ancora i jeans e la felpa di quel giorno, le adidas bianche con righe verdi sono pensionate da anni nella scatola (al loro posto ho preso delle Valsport bianche col boomerang color "evergreen" o "forest").
Sono cambiate tante cose. In peggio. In meglio ho solo gli uccellini e le analogiche.
Le foto scattate in questo pomeriggio di merda probabilmente resteranno fantasma perché ho giocato d'azzardo inserendo: 1) nella Praktica un'Agfa Ortho in bianco e nero scaduta nel gennaio del 1988... 2) nella Nikon una 3M diapo scaduta a marzo del 1979. Nella Zenza avevo delle foto rimanenti di una pellicola in bianco e nero già iniziata ieri in città e dovrebbe vedersi qualcosa, ma la luce iniziava a scemare e ho aperto molto, chissà. In settimana invio tutto a Roma e gli scriverò che sono preparato al peggio e di rimandarmi il guscio vuoto di Agfa e 3M per la collezione.
Una bella giornata allora, un pomeriggio e una giornata di merda oggi preceduta da scazzo e arrabbiatura con mia mamma prima di uscire e ansia e paura quando ho acceso la telecamera e lei non era sul divano... poi ho sentito la sua voce che diceva qualcosa a Pappagallo, girata la videocam a 360° e vista che stava tornando a sedersi arrancando col deambulatore. Il mio cuore e il mio stomaco erano in gola, la mia vita è questa, da casa non posso allontanarmi per più di 4h continuative, al massimo 5 e ho sempre l'ansia addosso. Madre natura e la vita hanno ritenuto di fare questo bel regalo a lei e di riflesso anche a me. Spero di non dover scrivere di lei un giorno ciò che ho scritto di mio padre. Non ho mai fatto del male gratuito (manco involontariamente cazzo) a nessuno. Ritengo una grande ingiustizia dover subire questa situazione che è contro natura.

Allora uscivo per divertirmi (ehm), vedere qualcosa di nuovo e  scattare foto. Oggi esco per rifiatare, respirare, sentire aria calda o fresca che sia sul viso e scattare foto.
Questi sono i cambiamenti dopo 11 anni.

Un 29 ottobre 2033 a 68 anni? NO GRAZIE! Spero di non esserci perché sono sfinito e stufo adesso e non oso pensare a come saremmo io e la mia esistenza nel 2033 ed a quante ne passerei fino a quel giorno.
Dimenticavo: Splinder non esiste più e Blogger fa pena. Avrò certamente omesso qualcosa, poi ci penso e nel caso l'aggiungo.
Ora che dobbiamo salutarci, grazie per l'attenzione, ciao!

 


 

giovedì 27 ottobre 2022

Titolo? Non saprei.

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Serie - Aspettami sveglia domani notte. (2)

(Zeiss Ikonta 523/16 con pellicola Bergger Pancro 400)

Fine agosto. Una piazzola di sosta appena degna di essere chiamata tale. La folding e la Nikon FE prelevate dal sedile accanto al guidatore; sono le mie compagne di viaggio, almeno ogni tanto  un qualcosa di genere femminile esce insieme a me. Gocce improvvise e sporadiche di pioggia sciroccosa, forse manco 27 in tutto. Qualche foto: due in bianco e nero appena passabili una a colori così così, altre svanite nei capricci dell'emulsione dell'Agfa. Poi la solita tronfia mestizia con la quale rimetto tutto dentro e mi accingo a fare la strada tutta curve, questa volta in discesa, del breve ritorno

Un dovuto autodafé ora che dobbiamo salutarci: nel post "I giorni di Pappagallo (serie)" avevo inavvertitamente e precipitosamente indicato in 1/500 il tempo di posa di quella foto scattata con la folding. Bene, anzi male, malissimo...  perché magari qualcuno interessato ad attingere notizie su questa macchina legge e pensa che io sia una persona competente e ferrata (a pensarci bene questo rischio non c’è comunque meglio mettere al bando la mia approssimazione) e faccio l’ennesima figura di merda perché i tempi di otturazione della summenzionata macchina arrivano a 1/300 (B, 1, 2, 5, 10, 25, 50, 100, 300)! Ho già provveduto ad apportare la correzione in quel post (mi compiaccio pure nello scrivere ed esaltare questa squallidata). Invece, per quanto concerne la foto pubblicata qua sotto, i dati sono f/4 - 1/300. 

A futura memoria ricordo che la folding e la biottica di un rullino da 120 ne fanno 12 quadrate (6x6), mentre la Zenza ne fa 15 da 4,5 x 6.




 

martedì 25 ottobre 2022

Acquisti compulsivi? Forse, ma...

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Parto dalle foto scattate al mare che mi hanno fatto restare molto  deluso da me stesso (ma guarda un po' che strano, non succede mai...) per una serie di motivi.

"La Banda del pick-up" e un gruppetto con alcuni dei miei 17 cari Pinguini (Magellano, Sudafricano, Gentoo, Chinstrap) scattate da Rolleicord V con Fujichrome Velvia 50

I Licaoni: Rolleicord V con Kodak Gold 200.

Male la Banda, scattata al mare sotto casa; serve una location diversa e tecnicamente non ci siamo. Devo solo ringraziare questa pellicola che ormai veleggia fra i 24 e i 27 € (da molti considerata la più bella fra quelle per diapositive) e la biottica se si vede qualcosa.

Pinguini: più nitida, ma ne ho dimenticato uno (il Rockhopper) in borsa e poca fantasia nella location. Per una foto di gruppo in esterni con gli altri Imperatore sarà un problema, dovrò rassegnarmi a farle a casa. 

Licaoni:nitida, ma stesso discorso per la location del cazzo. Diciamo che ho fatto delle prove e vaffanculo alo scemo che sono.

Domenica 23 ho acquistato online due berretti irlandesi in lana, una coppola e un 8 spicchi! Ogni berretto irlandese patchwork è diverso dagli altri. Con l'inglese approssimativo di Google Translate ho chiesto la cortesia di mettermi - ove possibile e compatibilmente col materiale a loro disposizione e le ovaie e le palle frantumate di sarte e sarti irlandesi - determinati colori. In ogni caso ho precisato (che rottura di cazzo, poveretti) che mi affido completamente alla loro arte e maestria e che sarò soddisfatto di qualsiasi soluzione adottata. Inutile dire che ho scelto colori da... Pappagallo!!!

Lunedì (ieri) ho acquistato su eBay tedesco altri due suricati e così faccio 7 che è il mio numero preferito.

Ho ripreso da un armadio e deciso di ripristinare due paia di pantaloni color rosso scuro e zucca (guarda caso colori da Pappagallo...) acquistati nell'ormai lontano 2003 quando avevo 38 anni. Consegnati al sarto che dovrà adattarli alla taglia 32 e stringermeli in stile slim. Sogno un autoscatto con la Zenza Bronica vestito da Pappagallo...

Perché ancora insisto con i suricati e tutto il resto della combriccola?

Perché comprare berretti, sneakers colorate e resuscitare pantaloni di cui non mi fotteva un cazzo se ormai esco esclusivamente e da solo per andare a fare la spesa o allo stadio, al massimo al mare a dare acqua alle piante?

La risposta è in questo pezzo che trascrivo ora che dobbiamo salutarci.

«Non c'è nulla che giustifichi il fatto di vivere. Dopo essersi spinti al limite di se stessi si possono ancora invocare argomenti, cause, effetti, considerazioni morali, ecc.? Certamente no. Per vivere non restano allora che ragioni destituite di fondamento. Al culmine della disperazione, solo la passione dell'assurdo può rischiarare di una luce demoniaca il caos. Quando tutti gli ideali correnti - di ordine morale, estetico, religioso, sociale, ecc. - non sanno imprimere alla vita una direzione né trovarvi una finalità, come salvarla allora dal nulla? Vi si può riuscire solo aggrappandosi all'assurdo, all'inutilità assoluta, a qualcosa, cioè, che non ha alcuna consistenza, ma la cui finzione può creare un'illusione di vita. [...]» (Emil Cioran - Al culmine della disperazione, pag. 21) 

 

 

 


 

 




 

 

 

 

 

sabato 22 ottobre 2022

Sbadataggini e precisazioni.

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Serie - I giorni di Pappagallo. (2)

Nikon FE con Agfa Vista Plus 200 scaduta nel 2012.

Sbadataggini: non avevo cambiato il colore del testo al post precedente. Scrivo in nero e poi cambio in grigio chiaro al momento di pubblicare; se lasciassi il nero non si leggerebbe nulla sullo sfondo nero del blog. Ora ho corretto. Obiezione: nero o grigio, sempre il nulla si vede e dunque posso perdonarmi perché almeno non faccio figure di merda con eventuali lettori.

Precisazioni: ecco, a proposito di lettori, un tempo ogni tanto qualche conoscente di vecchia data (Splinder o Instagram) lasciava un commento. Da quando ho cancellato il vecchio blog e ricominciato ex novo con questo edificato sulle ceneri del precedente, non ho mai ricevuto un commento, manco di qualche bot pubblicitario. Ieri mi sono accorto che è impossibile commentare malgrado io lo permetta senza problemi, paletti, moderazione, codici captcha  e avessi impostato correttamente le opzioni! Il modulo commenti non si vede! Potrebbe essere un problema legato alla configurazione di Firefox che forse avevo blindato troppo; ho dato il via libera a certi cookie, provato anche su Chrome che uso raramente, ma nulla, non so proprio come venirne a capo. Onde per cui, se qualche viandante volesse magari porgere una domanda sui modelli di analogica in mio possesso o commentare le fotografie, le cazzate e scempiaggini che scrivo o mandarmi a fare in culo, sappiate che non sono un censore asociale fino a tal punto e non è colpa mia se risulta impossibile commentare. Cercherò di venirne a capo, potrei provare a inserire un modulo commenti come gadget laterale, vedremo.

Per il resto:

1) è sabato, in questo istante sono le 21 esatte e verso le 19.45 sono rientrato dallo stadio. Abbiamo vinto 2-0 - anzi, meglio dire che hanno vinto... io non ho vinto mai un cazzo - e siamo ancora primi. La passione per questa squadra è una delle poche cose che mi tiene ancora vivo (ehm), tifo da sempre per una sola, quella della mia città e non ho aggiunto una delle tre plurititolate del nord con maglie a strisce verticali per sentirmi vincente come fanno in tanti qui al Sud e non solo. C'è la fondata speranza di poter salire in serie B. Mi piacerebbe rivedere almeno la serie B, anche se sono uno di coloro i quali ebbero la fortuna di vedere la serie A quando ero ragazzo.

2) Ieri ho avuto una bella notizia da un negoziante di abbigliamento (quello da cui ho acquistato i pantaloni di velluto verde Pappagallo e l'unico in città e in zona da cui compro "in presenza" perché ha cose che mi piacciono): è stata trovata, non so se in Italia o all'estero, dal titolare del marchio di cui è rivenditore la taglia 46 di un montgomery color rosso scuro che mi piaceva un casino ed arriverà a breve. Non è esattamente il rosso di Pappagallo, ma posso ritenermi soddisfatto. Ora via a folleggiare sul sito irlandese dove vendono berretti irlandesi (era basilare specificarlo) per prendere due articoli che ho in mente, e vaffanculo a me e a questo cesso di esistenza.

3) E chiudo, ora che dobbiamo salutarci. Quella in foto con sfondo panoramico indimenticabile è la mia bici nuova, comprata a maggio; peccato perché ad agosto è arrivato il modello col telaio in color verde scuro metallizzato che avrei preferito, ma non posso fare il coglione rottamandola e me la tengo anche se cerco un bel portapacchi anteriore in vimini. Una foto scattata a fine agosto dopol le 19, si vede dalla grana. Mi ha fatto piacere che sia uscita (e tanto dà la misura di quanto io sia mediocre) perché avevo l'Agfa scaduta e soprattutto perché proprio sul manubrio di questa bici è atterrat* Pappagallo.

 


 



 

 

 

 

mercoledì 19 ottobre 2022

I giorni di Pappagallo (serie)

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Serie - I giorni di Pappagallo. (1)

Zeiss Ikonta 523/16 con Kodak Gold 200

Un soggetto plurifotografato e super taggato da qualche anno. 

Troppo comodo farlo coi telefonini razza di cialtroni, fatelo con la folding e ne riparliamo. Ora mi ricompongo rimettendo questa specie di raro momento di autostima dove merita: nel cesso.

Forse la pellicola ha virato perchè i colori del mare non erano quelli e il rosa del fenicottero era più acceso, ma la circostanza mi sta bene.

O magari sono io ad essere un ignorante patentato e non ha virato un emerito cazzo in quanto c'era una luce forte, lo scatto è certamente stato fatto dopo le 13 e la folding insieme alla pellicola hanno salvato capra e cavoli rimediando miracolosamente e andando oltre le mie impostazioni (f/8 - 1/300).

Non posso mettere la folding sul fuoco per riferirvi che Pappagallo fosse già arrivato a casa al momento di questo scatto, anzi, non lo ricordo affatto.

La sua serie non poteva che iniziare con una foto colorata, ma non è affatto detto che le altre lo siano. Posso anticipare che nella Sua serie ci sarà tanto e suggestivo (coi cazzi) bianco e nero.

Stasera ho comprato due paia di pantaloni di velluto (taglia 46) a coste larghe di cui uno color verde Pappagallo. Sì cazzo, verde Pappagallo e non ci ho pensato su un secondo. 

Pappagallo, l'unica cosa bella di un'estate triste e brutta come me.

I colori che associo all'estate 2022? Il marrone!

Poi ci sono i colori di Pappagallo e il bianco e nero delle fotografie che mi sono venute decentemente per esclusivo merito delle due toscane del 1954 e del 1956.

 


 




lunedì 17 ottobre 2022

Prima cartuccia di una serie

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Serie - Aspettami sveglia domani notte. (1)

(Zeiss Ikonta 523/16 con pellicola Bergger Pancro 400)

Di ogni soggetto, suggestione o visione faccio una serie perenne.

Mi sparo subito una di quelle che mi sono piaciute maggiormente, una delle meno scontate e più incantevoli. Tanto dovrebbe spazzare immediatamente via in eventuali lettrici/lettori ogni residua curiosità su cosa possa essere uscito dai rullini dell'estate 2022.

 


 

 

 



giovedì 13 ottobre 2022

La solita pagliacciata.

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Per il motivo spiegato nel post di ieri (non risvegliarmi domattina con l'emicrania) non ho proceduto alla scansione dell'intero contenuto delle buste con i negativi ricevute stamane. Ho dato un primo sguardo ai negativi e ne ho scansionati solo alcuni traendo le seguenti conclusioni con le quali vado a deliziarvi.

1) Quando si gironzola transitando in bici o a piedi dagli stessi posti di merda tipo il Lungomare Infelicità/Tristezza si finisce col fotografare le cose che vedi da una vita di merda e probabilmente a livello emotivo sono poco coinvolto a differenza di quando mi trovo a far foto in terreni inesplorati (rectius posti di merda mai visti prima, nuovi cassonetti, erbacce, edifici tristi, etc. etc.)

2) L'Agfa Vista Plus 200 (35mm, usata con la Nikon FE) scaduta nel 2012 non era compromessa, ma ci ho messo del mio scattando con una luce non ottimale. Pochi scatti degni di nota, molta grana (non è detto che sia un male, probabilmente stampate sarrebbero carine, sì certo, come no), pubblicherò prima o poi gli scatti che trovo suggestivi (ma vaffanculo).

3) Con la Cinestill 800 (anch'essa scaduta, ma nel 2019, sempre 35mm con Nikon FE) è stato letteralmente un disastro. Si scorge qualcosa in tre foto scattate a insegne luminose a cielo quasi buio, il tutto reso brutto dalla grana scura. La Cinestill è proprio adatta alla cattura di scene serali e notturne cittadine, ma credo che un minimo di luce oltre quella delle insegne mi sarebbe servita considerato che non ero in una metropoli luminosa! Le foto scattate di giorno (si può anche con questa pellicola) non esistono: negativi trasparenti. Vaffanculo dunque.

4) Le due signore over 60 di Agliana (biottica e folding) hanno fatto invece il loro dovere e sto imparando ad usarle con mediocre disinvoltura. In questo sono stato certamente facilitato dalle pellicole di qualità che avevo montato, dalla luce e dall'aver usato anche il bianco e nero col quale le signore vanno d'accordo. Scrivo ciò sulla scorta di due rapide scansioni a qualche negativo della Portra 400 e della Kodak Gold 200. Per quanto riguarda il bianco e nero confido in quanto visto sui negativi.

Con rassegnazione resto deluso da questa tornata di foto anche se ero già preparato considerata l'estate squallida trascorsa. La scansione di quelle in bianco e nero potrebbe attenuare la delusione, ma è possibile che si verifichi l'esatto contrario gettandomi nel solito stato di prostrazione apatica.
Dal prossimo post meno parole e probabilmente inserirò solo una foto o massimo due per volta. 
Foto scattata con Rolleicord V e pellicola Kodak Portra 400.
Trovatemi qualcosa di più triste e squallido dei gonfiabili con annessi bambini chiassosi e maleducati e le loro famiglie petulanti.

p.s. prima di salutarci ora che dobbiamo salutarci.

Notte scorsa intorno all'una meno un quarto ero sul divano a guardare la tv (qualche episodio di Narcos) occhieggiando sul telefonino quando sento come una specie di boato sordo in lontananza seguito da un colpo sul lato del divano che inizia a sobbalzare e vedo la libreria ondeggiare rumorosamente con due fermalibri che cadono. Ho sentito Pappagallo fischiare e trillare sonoramente dalla stanza dove dormiva; la sua gabbia con piedistallo e la scaletta tibetana avranno ballato notevolmente. Bianchino/Bibi il canarino non ha fatto una piega e dormiva come nulla fosse. Mia madre non si è spaventata. Io ho avvertito dolori al petto sul tipo (ma meno forti) di quelli sentiti per tre mattine di fila nel 2021 a poco più di un mese dalla somministrazione di Astrazeneca; purtroppo per me, niente infarto risolutivo. Che io ricordi, non avevo mai sentito una scossa simile (magnitudo 4,4).

 


 




mercoledì 12 ottobre 2022

Domani

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Gli sviluppi sono arrivati presso la sede locale GLS e con ogni probabilità mi verranno consegnati domani. Ogni notifica delle app di tracciamento pacchi è musica.

Questa attesa è paragonabile a quando si aspetta magari un messaggio o un cenno di riscontro da una donna (cosa che non accade da lustri e credo non si verificherà mai più nella mia vita) o una partita di calcio importante.

Ho eliminato alcuni doppioni che avevo erroneamente messo sul blog e mi sono accorto di aver pubblicato quasi esclusivamente foto di merda. Forse avevo proprio scelto di proposito quelle che gradivo di meno. Queste tre (pellicola Ilford PAN 100) mi piacciono abbastanza e risalgono ad agosto 2021, scattate certamente dopo le 18. L'autovettura (ehm) ritratta nella prima foto è purtroppo sparita questa primavera, ma avevo fatto in tempo a fotografarla anche a colori.

D'ora in poi è meglio che io pubblichi post con una sola foto al seguito perché credo di poterli gestire meglio ed accorgermi più facilmente della presenza di doppioni.

Domani darò un primo sguardo ai negativi imponendomi di non scannerizzare più di due buste al giorno altrimenti mi tocca l'emicrania con annesso Moment Act gel da 400, l'unico farmaco che me la fa passare o la stronca come minimo in percentuale dell'85%. Ricordo che da ragazzo l'unico farmaco che l'annientava era la Novalgina e ne prendevo come da istruzioni una goccia per ogni anno d'età. Intorno ai 25 anni smisi di prenderla perché se ne diceva un gran male (buffo, non c'è nulla di peggio che essere da almeno 40 anni un aspirante suicida ipocondriaco e terrorizzato dalla sola prospettiva di un ipotetico e risibile dolore fisico).  Sì, però poi l'emicrania mi ha fatto spesso e volentieri un culo tanto! Gli attacchi sono notevolmente diminuiti dopo averla fatta finita con le sigarette (il prossimo mese saranno 10 anni che ho smesso senza mai aver avuto rimpianti, tentazioni e sentori di ricadute) e facendo attenzione a non star troppo davanti al pc perché evidentemente c'è pure una componente legata alla cervicale. Se dovessi incautamente mettermi a scannerizzare 11 buste di negativi con annesso trasferimento su telefonino e opere accessorie mi darei la zappa sui piedi, anzi sulla testa.

Chissà com'è andata con l'Agfa Vista scaduta nel 2012 e con la Velvia 50 scaduta nel 2019...

Che post di merda. Inutile. Non erano brutte solo le foto che ho tolto. Sono tutte brutte. Le facevo meglio coi telefonini. Però coi telefonini non c'è più gusto e non c'è l'attesa.

Domani. Perché ora dobbiamo salutarci.





martedì 11 ottobre 2022

Elpenore, 3M, Agfa, selfie, attesa.

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Ho nuovamente scansionato alcuni negativi a cui tengo particolarmente. Probabilmente pubblicherò delle foto già presenti in questo cesso di diario o forse le avevo già tolte per mettere in un secondo tempo le versioni fatte con lo scanner acquistato nel 2021.

Ora basta con queste informazioni stucchevoli che mi sto annoiando da solo.

Le prime due foto provengono miracolosamente da una pellicola 3M scaduta nell'ottobre del 1979!

Le altre da un'Agfa XRG 100 ISO scaduta nel novembre del 1991. La macchina fotografica era la Rollei 35 che ormai non uso più da tempo e gli scatti risalgono a ottobre del 2020; quel mese potei circolare perché si era ancora in zona gialla (!) e se non sbaglio passammo novembre in arancione e la seconda parte di dicembre in rosso.

Elpenore? Ricordo di aver ricevuto a suo tempo su Splinder da un signore molto preparato e colto - che stranamente trovava interessanti le cazzate che scaricavo su quella piattaforma - un commento/parere su questo personaggio commovente. Ah, Splinder, come mi divertirei con queste foto analogiche se ci fosse ancora adesso, magari con un'app dedicata.

Catabasi, Erebo, Elpenore che cadde spezzandosi il collo e l'anima era scesa nell'Ade, Ulisse che prova pena nel vederlo, la richiesta di non lasciarlo insepolto e di fargli un tumulo in riva al mare.

Elpenore è l'Infelicità.

Catabasi, le pellicole che tornano da me nel mondo dei morti infelici, l'attesa. Alle 19.01 è arrivata la mail che aspettavo. Il pacco con gli 11 rullini è partito da Roma. GLS consegna generalmente intorno alle 11.30: presumo che sarà per giovedì a meno che non arrivi già stanotte in Calabria.

Fremo per sapere che ne sarà stato dello sviluppo dell'Agfa Vista scaduta. Ci spero, mi basterebbe anche qualcosa di evanescente come la prima foto con i suoi gabbiani. Bei pomeriggi (si vabbè) quelli di ottobre 2020 al mare in bici con le pellicole scadute, in pace per i cazzi mie. Quel selfie incredibilmente uscito; avevo fatto prove di messa a fuoco.  Il colore reale della felpa è verde, una delle mie preferite, mentre quegli occhiali da sole si sono nel frattempo rotti e non credo di ricomprare quel modello. Di quelle mascherine ne ho altre custodite con cura e che vorrei usare per  nuovi selfie patetici. Io ero la solita merda con due anni di meno.

Devo spiegare il signficato recondito dell'ultima fotografia? Esaltarne il valore? No dai.

Considero quello scatto uno dei miei  pochissimi capolavori, non scherzo. Con un'Agfa scaduta poi...

 

  







 

 

 

 

lunedì 10 ottobre 2022

Doppio 10 come doppia esposizione.

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Dieci ottobre. 10/10. Dieci dieci.

Come i miei primi e naturalmente malriusciti tentativi, risalenti al 2021, di doppia esposizione. Ho pensato di pubblicare 4 scatti in questo cesso di blog; anzi, di "esporli" (ennesima battuta del cazzo). Non mi sono ancora avventurato in un'esposizione multipla sullo stesso fotogramma e questo è un bene per l'universo della fotografia in generale. Una doppia esposizione richiederebbe una certa padronanza del mezzo e un minimo di intuizione primordiale o rudimentale, vale a dire uno scatto sovraesposto e uno sottoesposto. Unire una zona assolata ed una in ombra. Anche inquadrare la stessa scena impostando valori diversi, certo.

Per quanto riguarda la seconda foto, nelle mie intenzioni avevo "visto", impostato e sognato una passeggiata sulle acque dello Ionio del povero afflitto che in realtà stava transitando sul sentiero pedonale dove l'umanità dolente corre o cammina. Uno dei tanti lungomari metafora dell'esistenza. Questo non è il Lungomare Tristezza/Infelicità che frequento io a piedi o in bicicletta (io non corro, facevo gli scatti solo quando giocavo a tennis). Peccato, ero riuscito a fare del mar Ionio un tappeto, ma avrei dovuto sovraesporlo di uno step. Comunque qualcosa si vede, ad esempio un galleggiante suula destra... Come si dice? Ah, sì, che quando spieghi una foto significa che è venuta di merda.

Tutte le "fotografie" che seguono sono opera della Zenza Bronica ETRS (ricordo, una medio formato 6 x 4,5). Le pellicole: prima e seconda foto con Ilford Delta 400, la terza con Foma Retropan 320, la quarta con la Kodak T-MAX 100 scaduta nel settembre del 2015 e della quale ho pubblicato qualcosa.

Questa estate ho provato delle doppie esposizioni con la Nikon FE, ma non oso immaginarne l'esito. 

Ora che dobbiamo salutarci pensavo che da Roma tutto tace e la mail con la quale mi comunicano l'avvenuta spedizione dei rullini non è ancora pervenuta. In genere la mandano dopo le 18.30, ora che sto per cliccare sul tasto arancione "pubblica" di Blogger sono le 17.27 del 10/10.

Ora che dobbiamo salutarci. Ciao, speriamo che almeno vi piaccia la foto con doppia esposizione falegnameria/albero - traliccio (ho spiegato anche questa, avanti così).

 

 
 
 
  
 




 

venerdì 7 ottobre 2022

Censimento

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Mia madre è tra le persone che hanno ricevuto la lettera del censimento 2022.
Non si può cestinarla in quanto la mancata risposta è sanzionabile ai sensi di legge (altrettanto nell’ipotesi di risposta incompleta o peggio ancora mendace).
Pratica espletata con SPID in pochi minuti.
Ovviamente ho compilato io anche per lei e l'ho specificato a domanda.
Di prassi le prime: nata a Reggio Calabria lei, a Catanzaro io, etc. etc.
Vedovo/a per lei; eternamente celibe/nubile per me e casella barrata con malcelata soddisfazione.
Perlomeno mi sento realizzato in una delle due cose che non volevo assolutamente fare e non ho fatto nella vita (l'altra è quella di procreare).

In tutta sincerità faccio presente che nessuna donna dotata di sufficiente intelligenza avrebbe mai sposato uno come me.

Fra le domande ve n'erano un paio in particolare che...
«Ha uno o più amici su cui poter contare in caso di bisogno?»
Mamma mi ha invitato a rispondere affermativamente per quanto riguarda la sua scheda individuale. Per la stessa domanda rivolta a me ero subito andato a barrare il quadratino del "No"; poi, riflettendoci bene, ho optato per il "Non so" poiché rende maggiormente la misura del mio deserto relazionale.

«Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto/a della sua vita nel complesso? Dia un punteggio da 0 a 10»
Ho chiesto a mia mamma se per lei avessi dovuto barrare lo zero, ma con decisione mi ha risposto: «No, perché zero? (pausa) Metti 4.»

È necessario che io riveli quale casella abbia scelto senza esitazione di barrare nella parte a me riservata..?

Ora che dobbiamo salutarci faccio il solito cenno alle foto inserite in questo post: Rollei 35 con Kodak Portra 800.
Non prima di segnalare che i miei 11 rullini sono stati avviati alla lavorazione nella capitale il 27 settembre. Con oggi fanno 9 giorni lavorativi e a questo punto spero di avere i negativi per il 14, ma sono portato a supporre che non li vedrò prima del 20 o 21.

 

 

 
 
 
 

 

 

martedì 4 ottobre 2022

Pagherei di tasca mia

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Per avere una risposta a queste domande:

1) Quanto tempo è stat* in giro Pappagallo prima di atterrare sul manubrio della mia bicicletta?
2) Avrà trascorso la notte fuori?
In caso di risposta affermativa alla n° 2:
2-a) Potrebbe aver udito versi di rapaci notturni (gufo, barbagianni, allocco) ed essersi spaventat*?
3) Aveva trovato qualcosa da mangiare?
4) Quanta strada avrà percorso?
5) In cuor suo avrà ipotizzato di non  potercela fare a sopravvivere?
6) Sarà stat* notat* dalla colonia di gatti che presidia il cortile?
7) Può aver visto gazze, tortore e piccioni temendo il peggio?
8) Perché fra tante possibilità ha scelto proprio l'appartamento di due sfigati (io e mia madre)?

Il mio destino è di non avere MAI risposte esaustive, ma almeno in questo caso non ne sarò tormentato finché campo.

Dal primo di agosto tento di darmi delle  spiegazioni riguardo al viaggio di Pappagallo e quelle che mi servo in tavola non sono del tutto plausibili o fondate. Diciamo che la fantasia galoppa, anzi svolazza (che ridere). A volte mi rispondo mentre ascolto musica di bassa lega dagli AirPods; non so se l'ho già scritto, temo di sì, ma in conseguenza del loro acquisto ho avuto in regalo 6 mesi di Apple music che mi scadranno il 9 gennaio. Pertanto ho tempo per fantasticare sulle avventure di Pappagallo col sottofondo di improbabili colonne sonore connotate da romanticismo a mio uso e consumo per non dire sui generis.

Le foto sono tutte opera della Rollei 35, mentre le pellicole sono di marca Kodak: Colorplus 200, Ektar 100 e Portra 800 (in testa a quelle pubblicate e tra i film in cima al mio gradimento, peccato che costi tanto).

Se qualcun* mi legge e ha capito dove vado a parare con le foto che scatto e quali siano i luoghi che mi esaltano, non dovrebbe sforzarsi più di tanto per indovinare a colpo sicuro di quale tra le immagini inserite in questo post io sia rimasto a suo tempo particolarmente soddisfatto e orgoglioso.