Per avere una risposta a queste domande:
1) Quanto tempo è stat* in giro Pappagallo prima di atterrare sul manubrio della mia bicicletta?
2) Avrà trascorso la notte fuori?
In caso di risposta affermativa alla n° 2:
2-a) Potrebbe aver udito versi di rapaci notturni (gufo, barbagianni, allocco) ed essersi spaventat*?
3) Aveva trovato qualcosa da mangiare?
4) Quanta strada avrà percorso?
5) In cuor suo avrà ipotizzato di non potercela fare a sopravvivere?
6) Sarà stat* notat* dalla colonia di gatti che presidia il cortile?
7) Può aver visto gazze, tortore e piccioni temendo il peggio?
8) Perché fra tante possibilità ha scelto proprio l'appartamento di due sfigati (io e mia madre)?
Il mio destino è di non avere MAI risposte esaustive, ma almeno in questo caso non ne sarò tormentato finché campo.
Dal primo di agosto tento di darmi delle spiegazioni riguardo al viaggio di Pappagallo e quelle che mi servo in tavola non sono del tutto plausibili o fondate. Diciamo che la fantasia galoppa, anzi svolazza (che ridere). A volte mi rispondo mentre ascolto musica di bassa lega dagli AirPods; non so se l'ho già scritto, temo di sì, ma in conseguenza del loro acquisto ho avuto in regalo 6 mesi di Apple music che mi scadranno il 9 gennaio. Pertanto ho tempo per fantasticare sulle avventure di Pappagallo col sottofondo di improbabili colonne sonore connotate da romanticismo a mio uso e consumo per non dire sui generis.
Le foto sono tutte opera della Rollei 35, mentre le pellicole sono di marca Kodak: Colorplus 200, Ektar 100 e Portra 800 (in testa a quelle pubblicate e tra i film in cima al mio gradimento, peccato che costi tanto).
Se qualcun* mi legge e ha capito dove vado a parare con le foto che scatto e quali siano i luoghi che mi esaltano, non dovrebbe sforzarsi più di tanto per indovinare a colpo sicuro di quale tra le immagini inserite in questo post io sia rimasto a suo tempo particolarmente soddisfatto e orgoglioso.
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