mercoledì 28 settembre 2022

I pesci non scadono e le pellicole nemmeno.

Introduco questo ennesimo post avvincente rendendo omaggio alla pellicola: un'Agfachrome 50 S (diapositiva o "reversal film") scaduta nel luglio 1979. Il pomeriggio di sabato 25 settembre 2021 ero andato a fotografare con un rullino scaduto 42 anni prima. Ricordo bene la data e ne ho avuto conferma proprio adesso spulciando su "esplora risorse". Ho controllato i dati delle poche foto scattate col telefonino per tenerle come souvenir qualora nulla fosse scaturito dalle pellicole: l'orario è compreso fra le 16.46.16 e le 17.55.13 (ma quanto sono squallido?). Quel pomeriggio avevo con me la Zenza Bronica ETRS e un'altra pellicola da 120 però in bianco e nero: una Kodak T-MAX 100 a sua volta scaduta nel settembre del 2015 e della quale ho già pubblicato sul blog delle immagini nitide.   

Posso arrogarmi il diritto di stabilire chi sia veramente scaduto? Io? L'Agfachrome? Il fatto che le immagini prese invece con la Kodak siano state sviluppate da una pellicola che definiremmo tutti come nuova di zecca è fuorviante e ne spiego il perché dando ai viandanti del web un'incontrovertibile ragione (accanto a quella della pubblicazione dell'orario delle foto del telefonino con annessi secondi) per abbandonare immediatamente questo blog tirando la catenella del cesso. Scaraventandolo nell'oblio e dicendone di tutti i colori a Mister G. e al suo canto delle sirene che vi aveva condotti qua irretendovi con termini tipo Bronica, diapositiva o Agfa.

Foto ectoplasma oppure foto diafane. Quando le vedo materializzarsi dalla scansione penso alla catabasi. Una catabasi però "invertita": pellicole date per morte in virtù del tempo trascorso - ma ancora viventi (insomma) - che "salgono" in un mondo nel quale ad essere davvero morti siamo noi. Anzi, sono io. Lascio agli altri l'analisi l'onere e l'ebbrezza di una corposa analisi di coscienza al termine della quale potranno stabilire se definirsi morti (non) viventi.

Ho scritto che la pellicola è scaduta a luglio 1979.

Per una pellicola che scadeva, un market che apriva.

Quella data e quell'insegna mi stavano aspettando o meglio, aspettavano le due pellicole.

Qualche cenno storico autobiografico: a marzo di quell'anno avevo compiuto 14 anni ed ero legalmente pronto per condurre un motorino. Mi comprarono un "Ciao" blu a giugno e se non sbaglio venne a costare 356 mila Lire. Il motorino dunque debuttò nell'estate di transito fra il IV e il V ginnasio. Fu la prima volta che percorsi da solo quei 28 km che mi separavano dalla seconda casa al mare.

Nel luglio scadeva questa Agfachrome 50 S e dalle immagini pubblicate si nota senza ombra di dubbio... certo, come no... Ne siamo sicuri? Sì, l'emulsione era ormai compromessa, ma torno alla ratio di questo delirante post.

Se riuscirete a scorgere qualcosa in queste 5 fotografie forse non siete morti; e quando dico scorgere non mi riferisco ai contorni o all'insieme di queste immagini sbiadite, siete abbastanza intelligenti per capirlo. Se penserete una cosa tipo "sì Corrado, fai benissimo ad acquistare pure rullini scaduti da 42 anni, queste foto sono ganzissime e mi fanno sognare anche se tu sei un povero afflitto"... allora c'è una speranza.

Ve lo scrivo con un sufficiente grado di approssimazione e presunzione perché vedere queste immagini dopo aver cercato e comprato a suo tempo il rullino, averlo messo alla prova ed atteso con ansia lo sviluppo è una delle pochissime cose che mi tengono ancora in vita.

Ora posso pubblicare il post.

Ora che dobbiamo salutarci.

 


  





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