lunedì 31 ottobre 2022

Una promessa disattesa in un giorno come tutti.

 Serie - I giorni di Pappagallo. (3)

(Zenza Bronica ETRS con pellicola Kosmo Foto 100 ISO)

p.s. questa pellicola mi è piaciuta assai, la ricomprerò.

Un giorno come tutti: espletate le mansioni domestiche da badante filippino (inclusa la cura di mia madre) sono uscito per la solita sindrome da spesa nel giorno prefestivo. Che poi un ateo rimbambito come lo scrivente tende facilmente a dimenticare e rimuovere "ricorrenze" tipo quella del primo novembre. Avevo già tutto a casa, sono uno di quei soggetti meschini che predilige avere il triplo se non il quadruplo di ogni cosa che serve (detersivo per lana e delicati, per capi scuri e jeans, colore, bianchi, Calgon per lavatrice, 4 o 5 spazzolini, 7 dentifrici, sale, brillantante e deodoranti al limone per lavastoviglie, scorte di carta igienica bastevoli fino al ritorno dell'ora legale, biscotti, sale grosso e fino, zucchero, yogurt, etc.). Tenere il doppio di ogni cosa per non farsi trovare impreparati o avere rotture di cazzo quando stai per uscire a fare altro o magari sono le 19.31 di un sabato! Come faceva uno dei due protagonisti del film da me più amato e idealizzato ("L'uomo del treno" - 2002, regia P. Leconte) al punto di averne il poster (in tedesco, genio) e cercato e trovato miracolosamente la colonna sonora su uno dei gloriosi peer to peer dei primi anni del nuovo millennio quando ci si connetteva col fischio del modem.

Sono passato dalla lavanderia a ritirare: 10 camicie di lino che metto solo fra giugno e settembre e che andranno in letargo, una maglietta rossa con scritta gialla "tu non sai quanto ti amo" (ovviamente trattasi di merchandising del Catanzaro) e altri capi di mezza stagione. Il tutto con gli AirPods incollati ad ascoltare in loop Gli Alunni del Sole e qualcosa di Einaudi ora che è finita la pacchia della mascherina con la quale oltre a non vedere quanto sono brutto, magari qualcuno non mi riconosceva; ora ho la scusa che non sento se mi salutano o si avvicinano per fare domande sgradite.

Questo è l'ordinario, impreziosito dalla pulizia delle gabbie degli uccellini e dalla visione spettacolare di Pappagallo che si fa il bagno.

Controllo compulsivo delle app di tracking: berretti ancora in Irlanda, ma tra stanotte e domani faranno tappa in Francia per essere poi instradati verso Milano; dei suricati partiti dalla Germania si sono temporaneamente perse le tracce perché le informazioni passano alle ns. Poste, ma per esperienza so che sbucheranno all'improvviso arrivando a Catanzaro fra venerdì e martedì proxx.

Poi.

Nel pomeriggio... 

Io lo sapevo che quando mi metto al pc e faccio un giretto da loggato su eBay nella sezione "fotografia analogica" finisce male...

Da mesi leggevo qualcosa sulla Bencini... malgrado avessi promesso a me stesso di finirla con gli acquisti per il 2022 che tanto mi bastano quelle che ho.

A dire il vero avevo puntato quella che monta i rullini formato 127 che ancora qualcuno vende... poi negli ultimi giorni ho letto informazioni su quella dei primi anni '60 che scatta in half frame e quindi da un rullino 120 ne fa 24... la possibilità di fare i dittici ha avuto la meglio travolgendomi e 71,05 € hanno preso il volo verso la Romagna. Non so quando, dove e come farò i dittici, che poi immagino che razza di dittici... cassonetti, posti di merda, licaoni e suricati. Di certo con la Koroll II niente pellicole scadute, ma vedrò di utilizzarne di buone e di avere molta luce intorno perché questa è una macchina super spartana definita "buia" e cazzo se non è vero (B, 1/50, 1/100) - (f/8, f/16).

Berretti, suricati e Bencini, un bell'incedere verso la festa dei morti.

A proposito: nei supermarket, da metà ottobre e anche prima, è un trionfo dei classici lumi made in Cina per cimiteri e annessi. Dal 3 in poi cominciamo con gli addobbi natalizi, alberi, presepi e i panettoni da 2 € ripieni di crema al pistacchio o ricoperti di cioccolato, mi raccomando che non vedo l'ora.

Altro p.s.

Nell'ultimo post avevo fatto menzione di un post scritto a fine ottobre del 2011 su Splinder e poi traslocato su Blogger.

Inserisco (spero funzioni, altrimenti non perderete nulla) il link della "macchina del tempo" che tutto conserva per un certo periodo più o meno lungo. Riporta al mio blog splinderiano (sai che culo).

Scrivevo notevolmente meglio, avevo più verve (ma vaffanculo). Le foto no, non c'eravamo proprio, me ne piacciono 2 o 3; ora, ripeto, ne avrei fatto di davvero belle (sì, sì cantatela e suonatela da solo). Rivedo i tanti commenti, persone che non so più che fine abbiano fatto tranne due amiche di altre regioni con le quali abbiamo creato un gruppo WhatsApp di tre persone chiamato "Senza Splinder" e ci scriviamo qualche messaggio di cazzeggio e del più e del meno un paio di volte l'anno.

https://web.archive.org/web/20111116113033/http://lafelpadelmisantropo.splinder.com/home?from=1 


 



Nessun commento:

Posta un commento