sabato 27 maggio 2023

Stracci, strofinacci, mappine e pezze di (non) vita

📷 Leicaflex SL con 🎞️ Kodak Portra 800 - Serie "18 marzo: l'attesa e l'assenza"


Nell'ultima settimana ho insolitamente trascorso del tempo e parlato con esseri umani che non fossero i soliti commercianti della zona o gente del condominio (esclusa la over 80 della canzoncina e la sua incolpevole badante). Il pomeriggio del sabato scorso a casa del mare con mia cugina di secondo grado e il suo compagno. Mercoledì un'ora in un bar (anche se adesso li chiamano lounge bar, ma vaffanculo quanto ve la tirate) con un compagno di scuola che vive in Lombardia e col quale abbiamo riallacciato i rapporti dopo più di 30 anni. Argomenti del primo incontro: biciclette, condominio e... Pappagallo! Sì, ho avuto da loro informazioni preziose sui movimenti di Pappagallo, cazzo, non me lo sarei mai aspettato di aggiungere altri pezzi al mosaico (devo anche aver scritto un post al riguardo a meno che non lo abbia cancellato per sbaglio). Mia cugina aveva notato, nei giorni fatidici ai quali è dedicata una serie, Pappagallo svolazzare fra i rami di un grande pino nel giardino della villa davanti al nostro residence e poi avevano raccolto la testimonianza di una loro vicina nella cui veranda era entrato (credo sia maschio) Pappagallo. A quanto pare Pappagallo ha girovagato parecchio prima di scegliere di fermarsi da noi. Sulla sua scelta avranno molto probabilmente pesato manubri e fili dei freni delle biciclette scambiati per  trespoli ed il fatto che io gli abbia subito portato da mangiare. Col mio amico di scuola abbiamo invece parlato del più e del meno, della saponetta Wi-Fi e ci siamo dati appuntamento al mare a fine agosto/primi di settembre quando verrà per un paio di settimane con la sua compagna.  A proposito di compagne, mogli, ex mogli e donne in generale, tutti hanno qualcosa da dire o raccontare tranne me. C'è un continuo viavai di divorzi, nuove famiglie allargate, convivenze e relazioni sotterranee, finite come Atlantide o emerse: tutte storie che percepisco come se si svolgessero in mondi a distanze siderali. Cosa inusuale: mi è capitato in un sogno di ritrovarmi abbracciato ad una sconosciuta che non vedevo bene (e per sua fortuna lei non era in grado di vedere me perché mi stava col mento sulla spalla). Al tatto indossava un piumino, mi è parso di vedere colori sul giallo, arancione e dei jeans (magari era la ex di Pappagallo). Aveva una voce bellissima, ma non ricordo cosa stesse dicendo, ridevamo, mi sentivo suo complice e mi dava serenità. Eravamo su una panchina strana, non una di quelle solite panchine cinesi da parco anziani; era come incastonata da un lato in un muretto che affacciava su qualcosa di molto luminoso. Stavo talmente bene da realizzare immediatamente che non poteva essere vero. Infatti sono fuggito dal sogno e ho chiesto ad Alexa che ora fosse (le 5.42 mi rispose) e poi di svegliarmi con la radio alle 6.58. Da rimarcare invece che son già tre volte che mi sogno da morto: sì, appare qualche sconosciuto che mi dice che io sono morto oppure sono io a dire a me stesso che sono defunto e mi sto parlando da morto. La cosa bella è che non mi spavento e la prendo con tanto sollievo restandoci male quando mi sveglio e capisco che non è vero e comincia l'ennesima giornata ripetitiva ed inutile di una vita ripetitiva ed inutile.



 


 

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