martedì 28 giugno 2022

Cappotto e petulanza nella stazione impresenziata

Premessa che non fotte a nessuno: tutte le foto di questo post sono state scattate il 14 maggio 2022.

Le prime 3 (in bianco e nero con Fomapan 200, a colori con Portra 400) sono opera della biottica del 1956, anzi opera mia perché fanno pena.

Dalla quarta all'ottava (pellicola Fomapan 100) sono opera della folding del 1954 che ha rimediato parzialmente alla mia stolidità.

Non finirò mai di ringraziare il signore toscano che teneva queste macchine con passione e cura e me le ha vendute in condizioni splendide dopo averle revisionate e oliate.

Tutte le foto sono quadrate perché la biottica e la folding di un rullo formato 120 ne fanno 12 di dimensione 6x6.

Quella specie di targhetta in alto sulla seconda foto non è altro che una geniale trovata o un gentile omaggio di chi l'ha sviluppata (e che ovviamente ha chiuso con le mie pellicole) attaccandoci un adesivo con un numero.

Fortunatamente sono riuscito a mettere bene a fuoco quegli strani visitatori che ho trovato alla stazione. Si è portati a credere che il Nosferatu di Murnau possa essere tenuto a bada con quei datati, triti, ritriti e opinabili mezzucci (aglio, paletti di frassino, luce del sole etc. etc.), ma è sufficiente un petulante Diavolo della Tasmania che non gli dà tregua perché vuole comprare con una banconota da 20 € il suo cappotto vintage.

Ho avuto il culo che capita qualche volta ai principianti incapaci come il sottoscritto di essere riuscito a fissare sulla pellicola un regionale in transito sull'unico binario superstite.

Sabato scorso non sono riuscito a resistere alla tentazione di  acquistare su eBay quella che potrebbe essere collocata fra le antesignane delle toy camera, ma che non è da considerarsi tale. Nel frattempo controllo sulle app il tragitto del pacco, spero che arrivi per venerdì. Mi faccio compassione da solo per ciò che scrivo e per come lo scrivo. Per chi volesse tirare a indovinare fornisco questi indizi: è italiana, precisamente ligure, immessa nel mercato dal 1959 e costava 2650 lire. Inizia per F. (il marchio) E. (il nome assegnatole dalla casa produttrice). Dubito che qualcuno possa divertirsi giocando a questi squallidi indovinelli. Per quanto concerne le fotografie che farò con la macchina misteriosa - sempre che sia perfettamente funzionante come promesso nell'inserzione e che io sia in grado di tirar fuori da lei qualcosa di decoroso - do appuntamento ai viandanti casuali come minimo per ottobre considerata l'estate di mezzo e i tempi di sviluppo fuori regione dei rullini che accumulerò, spero, in questi mesi.

Niente, tutto qua. Tutto normale come essermi concesso un'ubriacatura di vita interiore recandomi in una stazione impresenziata con una sanguisuga vestita alla moda e un mammifero che ha la simpatica abitudine di emettere urla agghiaccianti.




 


 

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